Juventus a muso duro: ritiro
più rigido, lavoro più pesante

Domenica 27 Luglio 2014 di Luca Pasquaretta
Juventus a muso duro: ritiro più rigido, lavoro più pesante
1
TORINO La ricreazione finita. Per tutti. La campanella ha suonato al triplice fischio della partita contro il Lucento.





Il rimbombo è strato fragoroso. Come l'eco di una sconfitta che ha creato imbarazzo. Perché se ti chiami Juve, anche senza i nazionali, con i giocatori imballati, massacrati dalla preparazione, demotivati, con tutti i se e le attenuanti del caso, non puoi perdere contro dei dilettanti. Non puoi e basta. La concorrenza gongola, perché percepiscono che il nemico, l'avversario da battere, il favorito per lo scudetto (Allegri dixit) è in difficoltà. Segnali, come l'infortunio di Morata. Il cantiere è aperto. I lavori sono in corso.



Pure l'ironia di Galliani ha dato fastidio. Ha gettato benzina sul fuoco e reso ancora più tesi i rapporti sull'asse Torino-Milano, incendiatosi dopo il gol/non gol di Muntari. Quel «e poi vedo che gli altri perdono con i dilettanti» pronunciato dall'a.d. rossonero, spesso fonte primaria di retroscena che riguardano la Juve, ha fatto arrabbiare tutti da queste parti. Dire che non abbiano gradito è un eufemismo, perché sia Allegri che la società sono alle prese con un processo di normalizzazione complesso: l'ammutinamento di Conte ha creato problemi seri. Da risolvere subito. Perché l'addio del demiurgo dei tre scudetti consecutivi è piovuto dal cielo il secondo giorno di ritiro. Un ritiro anomalo, partito con mille contraddizioni, dal triplice cambio di hotel alla location - Vinovo - non adeguata d'estate per il caldo africano e l'umidità imbarazzante - scelta da Conte ed ereditata da Allegri, coraggioso ad accettare una sfida così complessa, resa ancora più ardua dalla contestazione dei tifosi. Se dovesse vincere il quarto scudetto consecutivo e migliorare in Champions, allora sì che si potrebbe parlare d'impresa. Nel post Lucento, il tecnico livornese è stato chiaro: «Inizieremo a fare sul serio da lunedì, quando avrò a disposizione tutti i nazionali ad eccezioni di Pogba ed Evra che arriveranno il 31». Appunto, fare sul serio.



LE NUOVE REGOLE

La sconfitta contro i dilettanti ha fatto giurisprudenza. Allenatore e società non contempleranno più figure del genere, perché indossare anche per un secondo la casacca bianconera comporta responsabilità. Insomma, niente sconti. Da oggi cambieranno le regole del ritiro. Nessuno (la deroga era stata concessa a chi aveva famiglia) la sera potrà più muoversi dall'hotel. Testa bassa e pedalare in attesa dell'amichevole di Cesena (30 luglio) e di partire (3 agosto) per la tournée massacrante (il gioco vale la candela?) fra Giakarta, Sidney e Singapore (più ore destinate a voli, trasferimenti, amichevoli e promozione del brand che quelle dedicate agli allenamenti).



MERCATO

Allegri ha chiesto un difensore centrale e una prima punta, mentre Marotta ha blindato Vidal e aspetta di ufficializzare nelle prossime ore Romulo (mancano solo le firme). Per il reparto arretrato si seguono Savic e Mustafi, mentre là davanti tre gli obiettivi: Lukaku, Jovetic ed Osvaldo. Rigorosamente in prestito, perché senza cessioni illustri il budget è finito.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci