Mou stasera si gioca la faccia
contro l’Atletico di Simeone

Martedì 22 Aprile 2014
Mou stasera si gioca la faccia contro l’Atletico di Simeone

MADRID - Jos Mourinho si gioca la stagione in una settimana o poco pi. Basta scorrere il calendario prossimo del Chelsea per avere un’idea: oggi i Blues sfideranno l’Atletico Madrid nella semifinale di andata della Champions (ore 20.45, Sky Sport 1 e Premium calcio), domenica saranno gli ospiti del Liverpool nello scontro diretto che varrà la Premier, mercoledì 30 riceveranno ancora l’Atletico nel ritorno europeo. La differenza fra un accredito per la finale di Lisbona e i famigerati «zero tituli» non è poca ma corre sul filo.

Di Mourinho conosciamo però perfettamente i pregi, specie sportivi: si esalta, moltiplica le energie e fende le nebbie più fitte proprio nel momento della difficoltà montante, dell’estrema necessità, dell’evidente assurdità della missione. Un obiettivo è irraggiungibile? Meglio, lui indovina la ricetta. E riesce soprattutto ad infondere una convinzione mentale inimmaginabile nei giocatori.

La sconfitta raccolta sabato contro il Sunderland, l’ultimo della Premier, rischia dunque di tramutarsi nel più infiammabile dei combustibili. Ecco l’esempio che aiuta a capire. «Mou dimostrava di essere disposto a morire per noi, come fa un padre o un fratello maggiore. Era il leader di una famiglia, sempre pronto ad affrontare tutto e tutti», ha sussurrato Materazzi, qualche tempo fa.

Le imprese di Mourinho, del resto, neppure si contano: nelle coppe europee come nei campionati nazionali. José, fra l’altro, ha sempre collezionato almeno un trofeo l’anno dal 2003 al 2013: impensabile interrompere adesso la sequenza. Mou tornerà inoltre a Madrid esattamente 337 giorni dopo aver lasciato il Real: «Già, l’ultima è stata la peggior stagione della mia carriera», ha riconosciuto.

BENTORNATI IN SPAGNA

E troverà l’Atletico di Simeone, la rivelazione della stagione sul piano internazionale. Quanto al campo, Hazard, un talento di rara nobiltà, e Arda Turan ieri erano doloranti e di riflesso sembrano in dubbio. Ivanovic è squalificato, mentre Fernando Torres calcherà il prato del Vicente Calderon, lo stadio dell’infanzia, per la prima volta da rivale. Palpiti assicurati. Chissà, poi, le emozioni che vivrà il portiere degli spagnoli Courtois, tesserato del Chelsea ma in prestito ai biancorossi e, fino alla mattina dei sorteggi, addirittura impossibilitato ad incontrare i Blues per via di una clausola contrattuale.

Lo stratega Mourinho (che non avrà Eto’o), si diceva, probabilmente ha però già calcolato tutto: stasera baderà a non subìre gol e imposterà quindi la consueta tattica della difesa e del contrassalto; viceversa, fra una settimana, libererà ogni potenziale offensivo per planare in finale. I tempi delle manovre li detteranno comunque le linee mediane: e la qualità di Oscar e di Willian si misurerà con l’intensità di Gabi e Tiago. Gli attacchi godranno di poche opportunità: Diego Costa, Villa e Torres dovranno insomma spendersi al massimo. Non sfugga, peraltro, che José coltiva l’ossessione della terza Champions personale: e conquistarla nel proprio Paese avrebbe un profumo certo indimenticabile.

DOMANI IL BIS

Domani sera, infine, la Coppa dei campioni offrirà la seconda delle semifinali: o meglio, la finale anticipata che opporrà il Real Madrid di Ancelotti ai campioni del Bayern Monaco di Guardiola. Quattordici trofei in due, il capocannoniere Ronaldo e Bale al cospetto di Robben e di Ribery: una promessa di mirabilie.

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 22:35

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