Sei sfidanti contro Luca Zaia
per conquistare la Regione Veneto
Tutte le liste e i candidati /Leggi

Sabato 2 Maggio 2015
Sei sfidanti contro Luca Zaia per conquistare la Regione Veneto Tutte le liste e i candidati /Leggi
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VENEZIA - Sette candidati alla Presidenza della Regione Veneto, appoggiati da almeno 20 liste, per conquistare Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia.



In corsa Luca Zaia, governatore uscente della Lega Nord ed appoggiato da cinque liste. Tra gli antagonisti più accreditati Alessandra Moretti, per il centro sinistra, con cinque liste, e Flavio Tosi, il sindaco di Verona protagonista della rottura con il Carroccio, forte di sei liste. Corrono da soli Jacopo Berti del M5S, Alessio Morosin, l'indipendentista che si ispira alla Serenissima Repubblica, Laura Coletti Di Lucia, ambientalista che guarda all'esperienza greca di Tsipras, e per Forza nuova Sebastiano Sartori.



Zaia, a guardare la lista dei candidati, punta sull'effetto traino di tre suoi assessori uscenti Roberto Ciambetti, Marino Finozzi e Luca Coletto, cui si aggiunge l'europarlamentare Mara Bizzotto. L'acquisto a sorpresa è quello dell'ex Liga Veneta Fabrizio Comencini, già ai vertici del Carroccio negli anni '90, poi sparito nelle more delle liti interne al partito. Zaia, oltre alla sua lista personale, conta sull'appoggio della Lega Nord, di Forza Italia, di Fratelli d'Italia e di Indipendenza noi veneti (Comencini).



LISTE: Lega Nord, Lista Luca, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Fratelli d'Italia, Noi Veneto Indipendente.



Alessandra Moretti, nelle cui liste ci sono Sara Simeoni (ex atleta primatista di salto in alto), Alessandra Poggiani appena dimessasi dall'Agenzia digitale nazionale, Massimo Bubola e Santino Bozza, l'ex bossiano di ferro giubilato con il nuovo corso del Carroccio, ha la propria lista ed è appoggiata dal Pd, Veneto civico, Veneto nuovo (vicino a Sel) e da Progetto Veneto autonomo. Quest'ultima lista accoglie le istanze autonomiste della regione peraltro, tema molto sentito dal territorio.



LISTE: Partito Democratico, Lista Moretti, Veneto Nuovo, Veneto Civico, Progetto Veneto Autonomo.





Flavio Tosi potrebbe essere una spina nel fianco della Lega per i voti che saprà drenare. Oltre alla lista con il proprio nome è seguito da Area Popolare (ex Udc-Ncd), un movimento di pensionati, Veneto del fare, Unione a nordest e Razza Piave. Un movimento questo con forte peso nel trevigiano, territorio di provenienza di Zaia. Tra i candidati di Tosi, spiccano Dino Boffo, già direttore di Avvenire, e Daniele Stival, assessore uscente in area Lega che era titolare della delega alla Protezione civile e all'Identità veneta.



LISTE: Lista Tosi per il Veneto, Area Popolare, Il Veneto del Fare con Flavio Tosi, Unione Nordest, Razza Piave Veneto Stato, Famiglia pensionati con Tosi.

Elezioni Regionali Veneto: tutti i candidati lista per lista





Dentro Leonardo Muraro. Fuori Moreno Teso. E il record di sei liste. Dopo aver animato la prima fase della campagna elettorale con la spaccatura nel Carroccio, il sindaco di Verona Flavio Tosi che di fatto si è candidato governatore contro il suo ex collega di partito Luca Zaia, è riuscito a movimentare anche le ultime ore di presentazione delle liste. Con esclusioni eccellenti - quella appunto del veneziano Teso, ex An confluito nel gruppo degli azzurri di Leonardo Padrin dopo la spaccatura del Pdl - e candidature tenute nascoste fino all’ultimo - quella del presidente della Provincia di Treviso nonché (ormai ex) vicesegretario della Lega veneta.



Ma non sono mancate altre esclusioni in questa tornata di presentazione delle liste per le elezioni del 31 maggio, una operazione che è iniziata venerdì per concludersi ieri a mezzogiorno.



Ad esempio: Zaia ha rinunciato alla sesta lista, quella dei sindaci, perché il collegamento con uno dei gruppi consiliari, nel caso specifico quello del trevigiano Giampietro Possamai, poteva dare adito a differenti interpretazioni normative e quindi a ricorsi, visto che non erano state raccolte le firme, con il rischio di finire come in Piemonte davanti ai giudici. E a proposito di sottoscrizioni: quelle raccolte da Forza Nuova di Sebastiano Sartori sono state per buona parte contestate e la lista rischia di non essere accolta.



Contando anche Sartori, i candidati alla carica di governatore della Regione Veneto che si sfideranno il prossimo 31 maggio sono 7 per un totale di 20 liste.



Nel dettaglio: Luca Zaia sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, la sua civica personale, una lista di indipendentisti. Alessandra Moretti per il centrosinistra con cinque liste. Flavio Tosi con sei liste compresa Alleanza popolare che ha riunito Ncd e Udc.



Corrono da soli Jacopo Berti del M5s, Alessio Morosin per Indipendenza Veneta, Laura Coletti Di Lucia per la lista "L’Altro Veneto. Ora Possiamo!" che guarda all'esperienza greca di Tsipras. Infine - firme permettendo - Sebastiano Sartori per Forza Nuova.



Ma la vicenda più clamorosa è stata l’esclusione dalla lista di Flavio Tosi di Moreno Teso, specie se si considera che giusto due settimane fa il sindaco di Verona era calato a Marghera per benedire l’uscita del consigliere regionale da Forza Italia e l’ingresso nella sua civica. «Ringrazio Moreno per questa scelta - aveva detto Tosi in una sala gremita - e per aver condiviso il nostro progetto per il Veneto».



L’altra sera, invece, la telefonata: non ti posso più candidare nella mia lista, se vuoi ti metto in un’altra civica. Il motivo? I veti dell’assessore Daniele Stival (più che altro per motivi geografici, visto che entrambi pescano nel Veneto orientale e Teso pareva più forte quanto a preferenze) e del consigliere regionale Francesco Piccolo.



«Nessun veto - ha smentito Piccolo - la nostra è stata solo una valutazione di posizionamento politico: Tosi doveva riunire un blocco riformista che usciva dalla Lega e un polo moderato-liberale, mentre Teso rappresenta la destra storica. Moreno poteva correre in un’altra lista di Tosi, ma non ha voluto».



Dopodiché i retroscenisti si sono ricordati delle battaglie di Teso - dallo stop dei fondi al Consorzio Venezia Nuova per il ripascimento delle spiagge fino al blocco dei project financing - e si sono domandati: che c’entri qualcosa?

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 09:30
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