La Regione ai vecchi consiglieri: restituite
iPad e tutto ciò che vi abbiamo comprato

Sabato 15 Giugno 2013 di Maurizio Bait
Il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
TRIESTE - Restituire tutto. E alla svelta. I Gruppi consiliari della passata legislatura devono consegnare perentoriamente entro il 30 giugno prossimo i registri d’inventario dei beni strumentali ed entro il medesimo termine devono anche depositare tutti i beni acquisiti con fondi erogati dal Consiglio regionale, con tanto di «allegata copia della documentazione contabile dimostrativa della relativa spesa».



Telefonini, iPhone, iPad, computer fissi e portatili... è tutto un risalire a beni che in alcuni casi sono anche diventati nel frattempo obsoleti. Qualcuno li aveva affidati a personale dello staff, qualcun altro forse - ma per ora è solo un’ipotesi - anche a congiunti. E adesso bisogna riportare tutto a Mamma Regione, legittima proprietaria. Una stima generale indica in circa 500 i "pezzi" da recuperare. In più, si procederà probabilmente alla verifica se gli apparecchi in questione siano stati usati in modo appropriato e soprattutto dai consiglieri e non da persone terze, andando a controllare anche la gestione delle mail.



La restituzione campeggia nell’oggetto di una lettera ai presidenti dei vecchi Gruppi firmata dal segretario generale del Consiglio, Mauro Vigini, che applica quanto deciso dal vecchio Ufficio di presidenza il 27 marzo scorso. È chiaro che tutto questo avviene per la prima volta - e in verità riguarda l’intera consiliatura dal 2008 al 2013 - a causa della duplice inchiesta avviata sui rimborsi spese del Consiglio dalla Procura penale e da quella della Corte dei conti.



In sede penale in effetti, è stata già sollevata la questione dei beni strumentali, che in quanto tali possono essere acquistati con le spese di funzionamento dei Gruppi, ma a fine mandato devono essere restituiti, funzionanti o meno che siano. «Devono essere consegnati tutti i beni acquisiti - si legge nella formale missiva - anche qualora gli stessi, eventualmente, non fossero stati imputati alla corrispondente vice riepilogativa». Non solo: «Oltre ai beni acquisiti con i fondi destinati al finanziamento, vanno consegnati anche gli eventuali beni ricevuti dal Gruppo consiliare in donazione».



Per finalità di gestione pratica, la Segreteria generale del Consiglio chiede ai vecchi Gruppi di distinguere, formando elenchi separati, fra beni strumentali contabilizzati nella nota a ciò dedicata, i beni acquisiti ma non contabilizzati e quelli conseguiti in dono».



Secondo una procedura che sembrerebbe dettata dal rigore degli inquirenti, la Regione prescrive che «per ogni bene restituito ed elencato va allegata copia della relativa documentazione contabile». Ora si assiste ad affannose ricerche di "pezzi" lasciati in giro o magari regalati, cosa che a qualcuno provocherà più di un imbarazzo. E il tempo è scarso per adempiere a tale nuovo dovere. Molti protestano in quanto le regole formali non sono mai cambiate, ma soltanto adesso si avanzano simili richieste da parte dell’Amministrazione. Intuibile la risposta, che peraltro nessuno formalizzerà: prima non c’erano di mezzo i magistrati e le Fiamme gialle della Polizia tributaria.
Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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