Il Friuli Venezia Giulia riduce i consiglieri:
prima Regione in Italia a tagliare poltrone

Giovedì 24 Novembre 2011 di Elisabetta Batic
Il consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
TRIESTE - Il consiglio regionale ce l’ha fatta. Prima Regione in Italia, il Friuli Venezia Giulia ha approvato, nei tempi prefissati, la proposta di legge di riduzione dei consiglieri regionali. A maggioranza con 29 s, 15 astenuti e 5 contrari la legge-voto è stata partorita dal Parlamentino di piazza Oberdan.



La norma di modifica allo Statuto di autonomia stabilisce che il numero dei consiglieri regionali sia di uno ogni 25mila abitanti e non più di uno ogni 20mila come auspicato dal presidente della Regione Renzo Tondo e, dunque, probabilmente, dal 2013 i seggi saranno 47 o 48 rispetto agli attuali 59. Soddisfatto il presidente Tondo. Ha dichiarato che «è stata una giornata di buona democrazia che in quest'aula ha fatto un passo in avanti. Per il Friuli Venezia Giulia, si tratta di un momento storico coerente e in linea con il percorso programmatico che ho indicato lo scorso 27 settembre». L'auspicio ora è che «il legislatore nazionale prenda atto della volontà del Consiglio regionale per dare seguito a quanto è stato ampiamente votato nel rispetto dell'autonomia della nostra regione», precisa il presidente.



La norma, di rango costituzionale, verrà adesso presentata al Parlamento e dovrà affrontare una doppia lettura, alla Camera e al Senato. «Abbiamo dato una risposta equilibrata e non demagogica - aggiunge Tondo, convinto che la legge avrà una corsia preferenziale in sede parlamentare -. La riduzione dei consiglieri è un anello della catena delle riforme. Continueremo su questa strada» ha concluso.



Durante l'intenso dibattito in aula non sono mancati i distinguo. I voti contrari sono stati quelli di Sinistra Arcobaleno e Italia dei Valori: «Si riduce la rappresentanza democratica anziché quella dei costi della politica, per i quali si poteva procedere subito dimezzando le indennità e togliendo i vitalizi», spiega Corazza (Idv). Ad astenersi dal voto sono stati Un'Altra Regione, Fli, Cittadini e il Partito democratico: quest'ultimo, pur sposando l'idea della riduzione, si è astenuto a causa della bocciatura dell'emendamento che suggeriva di istituire il numero fisso di 48 eletti. Per il presidente del Consiglio Franz «la legge-voto rappresenta il primo tassello di una serie di provvedimenti che toccano la riduzione dei costi della politica, un impegno che mi ero personalmente assunto».



Dopo l'approvazione in doppia lettura al Parlamento, il Consiglio regionale prenderà in esame anche una revisione della legge elettorale regionale, da armonizzare allo Statuto modificato.
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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