Un sms per salvare il Ponte degli Alpini

Giovedì 31 Luglio 2014
Un sms per salvare il Ponte degli Alpini
Un sms per il restauro del Ponte degli Alpini. L'ipotesi è al vaglio dell'amministrazione comunale che sta individuando tutte le forme utili a racimolare la cifra necessaria (si parla di oltre un milione di euro, ma qualcuno è arrivato ad azzardare anche 3 milioni) per intervenire sul monumento palladiano seriamente malato.
«Stiamo prendendo in considerazione ogni forma che possa in qualche modo favorire le donazioni - ha spiegato Giovanni Cunico assessore all'Innovazione, Semplificazione, Attività economiche e Progettazione europea - Tra le tante, si pensava anche a quella molto diffusa dell'invio di sms, poichè permetterebbe a tutti, con un semplice messaggio dal cellulare, di partecipare alla raccolta fondi. Tutto confluirebbe sul conto attivato e gestito dalla sezione Ana Montegrappa, garante delle donazioni».
Secondo Cunico, questa formula potrebbe essere pensata soprattutto per i turisti che a migliaia, ogni anno, fanno tappa sul Ponte degli alpini. «Ovviamente, la maggior parte di loro non sa che il simbolo bassanese necessita di un'imponente operazione di consolidamento e che si sta mettendo a punto un piano di ristrutturazione - ha commentato - ma sarebbe ben lieta di dare un piccolo contributo per garantire la sopravvivenza di un'importante testimonianza storico-artistica. All'estero è una prassi molto diffusa».
«Certo, bisognerebbe far conoscere l'iniziativa anche dal punto di vista tecnico e culturale - ha aggiunto l'assessore - Il tutto potrebbe essere riassunto su una specie di totem da collocare sul ponte che illustri in maniera accattivante la situazione, il progetto che si intende seguire, invitando quindi a donare un sms. Il turista, reso consapevole, potrebbe essere invogliato a partecipare alla sottoscrizione».
In qualsiasi caso, secondo Cunico si tratterebbe di un modo per tenere alta l'attenzione sulla questione. Lo stesso si potrebbe fare anche sul web e all'Urban Center, dove è più facile integrare la richiesta di donazione con un'anteprima dei passaggi tecnici necessari per ridare nuova vita al manufatto palladiano.
A frenare gli entusiasmi sono gli aspetti burocratici e i costi dell'operazione di attivazione. «Serve capire come muoversi e quanto sia conveniente procedere con gli sms - ha dichiarato l'amministratore - si tratta di un'ipotesi da verificare, come altre del resto».
Cunico ritiene che l'intervento, al di là delle caratteristiche tecniche, valga la pena di essere valorizzato nei suoi risvolti culturali e turistici. «Potrebbe essere una nuova pagina da inserire nella storia millenaria di Bassano - ha lanciato - al momento manca un archivio completo sul ponte e sulle ristrutturazioni succedutesi nel tempo. Questa potrebbe essere un'occasione per crearlo, anche per finalità di studio e ricerca a livello internazionale. Abbiamo pure l'appoggio dell'università di Padova, dipartimento di ingegneria civilem che seguirà le fasi di restauro. Un modo per rilanciare il monumento, per farlo conoscere, per mettere in rete tutto il materiale raccolto e per catturare l'attenzione».