Tribunale, Zaia si appella a Renzi

Sabato 23 Agosto 2014
Tribunale di Bassano, ultima chiamata.
In vista del Consiglio dei ministri del 29 agosto, tutto dedicato ai temi della giustizia, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ieri mattina, ha scritto al premier Matteo Renzi e al ministro Andrea Orlando. È il terzo appello che il governatore manda al Governo. In questi mesi più volte aveva richiesto un colloquio col guardasigilli, sempre negato, ufficialmente perchè il ministro non vuole dare adito a sospetti di ingerenze e favoritismi. In realtà appare evidente che questo esecutivo - forse un domani se ne conoscerà il motivo - non vuole incontrare il massimo esponente delle nostra regione. E comunque dal punto di vista istituzionale un atto grave.
Per l'ennesima volta Zaia rimarca la difficoltà della dell'amministrazione della giustizia in Veneto e il collasso di Bassano-Vicenza. "Vi chiedo - inizia - di tenere in debito conto le esigenze di questa regione e di intervenire per eliminare gli effetti più deleteri della Riforma, sia a favore dei cittadini che nell'interesse delle imprese". "Come è noto - prosegue - le criticità maggiori si sono verificate nella provincia di Vicenza dove la chiusura del Tribunale di Bassano e la contestuale soppressione dell'ex-sezione distaccata di Schio hanno impedito il regolare funzionamento dell'apparato giudiziario, vicino ormai al collasso (emblematico che le cause civili vengano ora rinviate per la presentazione delle conclusioni al 2020). Ad aggravare ulteriormente la situazione vi è l'oggettiva indisponibilità e inidoneità dell'edilizia giudiziaria dell'ufficio accorpante vicentino contro la dichiarata disponibilità degli edifici dell'ufficio accorpato".
"Al fine di evitare la paralisi del sistena giustizia nel territorio vicentino, che avrebbe pesantissime ripercussioni sull'intero sistema veneto, vi invito ad assumere provvedimenti di ricostituzione di un ottavo Tribunale del Veneto, con ciò consentendo un più corretto equilibrio del carico di lavoro tra i vari uffici esistenti ed assicurando ai cittadini e alle imprese una più efficiente risposta di giustizia".
"La collocazione dello stesso poi - conclude il governatore - nell'area della Pedemontana Veneta (come più volte richiesto dalla Regione) permetterebbe, da un lato, di utilizzare gli 11.000 mq. della 'Cittadella della giustizia' appena ultimata a Bassano e, dall'altro, di sgravare i limitrofi tribunali di Vicenza, Padova e Treviso, ora sofferenti per l'accorpamento delle rispettive sezioni staccate".
È interessante osservare che Zaia non domanda il ripristino di Bassano, ma, in un'ottica più vasta, la la costituzione di un Tribunale della Pedemontana. La citazione dei dicasteri che dovrebbero "cedere" alcuni ambiti (Vicenza l'Altopiano, Padova Cittadella e Treviso Asolo-Montebelluna), lascierebbe intuire che forse su questa strada si sono fatti passi avanti.
Possiamo sperare in qualcosa? «In questi giorni - risponde Francesco Savio, presidente degli avvocati bassanesi - silenzio assoluto sia da Roma che dai nostri parlamentari. Si dice che verranno introdotte delle correzioni alla Riforma, anche a livello di Corti d'appello, ma non sappiamo di che genere. È tutto nelle mani di Renzi e Orlando: per quanto ci riguarda potrebbero non toccare nulla oppure, all'opposto, accettare l'idea di un Tribunale della Pedemontana magari sotto la Corte d'appello di Trento. Ma questa ipotesi temo sia troppo bella per essere vera».