«Trasporti da terzo mondo e i prezzi salgono»

Mercoledì 20 Agosto 2014
Anche il Partito democratico del Bassanese e del Marosticense si unisce alle proteste dei cittadini che da tempo lamentano i disagi nei servizi di trasporto pubblico locale. Ed invita il mondo della politica ad intervenire con "proposte serie e concrete".
«È inconcepibile - afferma Luigi Tasca, portavoce del Pd di zona - che la stazione dei treni di Bassano versi nella condizione in cui si trova. Non possiamo lamentarci del traffico e dell'inquinamento, se non diamo ai cittadini la possibilità di lasciare a casa l'auto e di utilizzare i mezzi pubblici».
A sostegno delle sue dichiarazioni Tasca cita due esempi che stanno creando non pochi disagi in queste settimane: «L'interruzione della linea ferroviaria Bassano-Trento nei mesi estivi, quelli in cui si dovrebbe concentrare il turismo, in bicicletta, ma non solo, e l'allungamento dei tempi di percorrenza della linea Bassano-Venezia: non possiamo permetterci, nel 2014, di essere rimasti indietro di 60 anni».
Ma il portavoce del Pd locale punta il dito anche contro i continui rincari dei prezzi dei biglietti, che vengono maldigeriti dall'utenza a fronte del malfunzionamenti dell'aria condizionata e delle condizioni, a volte umilianti, in cui versano alcune carrozze.
Sulla questione interviene anche la senatrice Rosanna Filippin, sempre del Pd. «Alcuni universitari del Bassanese che studiano a Trento mi hanno raccontato che ormai il treno non è più conveniente - ha rilevato - tanto che i ragazzi tendono ad organizzarsi con le automobili, sostenendo di impiegandoci la metà del tempo per arrivare a destinazione e a prezzi minori rispetto al biglietto Trenitalia, giunto, con l'ultimo aumento, a 6 euro e 95».
«La politica locale e nazionale - ha concluso Filippin - deve essere attenta a queste questioni e cercare in tutti i modi di far pressing sulle società di trasporti affinché queste abbiano un occhio di riguardo nei confronti della situazione certo non rosea di Bassano.
Stare vicino al cittadino deve essere un mantra per noi politici e partire dai problemi di ogni giorno: anche questo serve a ridare credibilità alla politica».