Santa Chiara, si va verso un'altra causa

Mercoledì 22 Ottobre 2014
BASSANO - (R.F.) Avevano ripreso a lavorare solo qualche settimana fa, dopo la sospensione imposta dalla Soprintendenza a causa del ritrovamento di alcuni reperti non preziosi, ma comunque significativi per la storia bassanese. Ora, però, da qualche giorno è tutto fermo all'interno del cantiere del polo museale Santa Chiara. La conferma arriva dall'assessore ai Lavori pubblici Roberto Campagnolo.
«Sì, non si sta lavorando - ha ammesso il componente di Giunta - a quanto pare perchè è in difficoltà l'impresa aggiudicatasi l'appalto per la realizzazione del primo stralcio. Stiamo seguendo da vicino la situazione per conoscere quali siano le intenzioni della ditta, la Adico di Maser, che a sua volta aveva subappaltato i lavori ad altre ditte».
Il vicesindaco ha assicurato un intervento a breve. Se la questione non si chiarirà entro qualche settimana, il Comune si riserva di rescindere il contratto e riassegnare i lavori. «Stiamo attendendo un segnale dalla Adico - ha fatto sapere Campagnolo - alla quale abbiamo chiesto spiegazioni. Al momento, tuttavia, non abbiamo ricevuto risposte precise. Purtroppo, il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo molto difficile». Insomma, sembra complicarsi la vicenda del cantiere per la realizzazione del Polo museale. Un progetto che ha sempre suscitato polemiche, sia per l'imponenza dell'opera in pieno centro storico, sia per i costi. In ballo c'è anche il sostanzioso contributo assegnato alla prima fase del progetto dalla Fondazione Cariverona. Su una spesa calcolata in 11 milioni e mezzo di euro, l'ente veronese ha erogato circa 10 milioni di euro.
«Non c'è il rischio di perdere quel finanziamento - ha dichiarato Campagnolo - ma se non si risolverà la questione, dovremo aprire un contenzioso. Questo significa un allungamento notevole dei tempi di esecuzione della struttura. Che in origine avrebbe dovuto essere ultimata per la fine di quest'anno; poi il rinvio a fine 2015. Ed ora la situazione di impasse».
Al momento, nel cantiere, oltre allo scavo, sono stati sistemati i micropali per il consolidamento delle fondamenta. In verità del primo stralcio del costruendo complesso c'è ancora ben poco di concreto. All'appello, poi, mancano ancora i 6 milioni, tutti da reperire, che serviranno per la realizzazione dell'altra ala nella quale troverà posto, tra gli altri, il Museo dell'automobile Bonfanti-Vimar.
Secondo il piano, nella prima struttura sarà ospitata la sezione naturalistica del Museo civico, attualmente non visibile al pubblico per carenza di spazi: gli erbari di Parolini, le collezioni di Brocchi, le farfalle di Meneghetti e gli animali impagliati della collezione Luca.