Santa Chiara, si riassegnano i lavori

Giovedì 30 Ottobre 2014
BASSANO - Sulla tormentata vicenda della costruzione del polo museale Santa Chiara, il Comune non vuole perdere tempo. Dopo la dichiarazione di fallimento dell'impresa aggiudicatasi i lavori, la Adico Costruzioni di Maser, ed il conseguente stop dei lavori, l'Amministrazione contatterà la ditta la cui offerta si era classificata subito sotto a quella della vincitrice del bando. Che è la Vardanega di Possagno, la stessa che qualche anno fa era subentrata alla Azzolini di Arco per completare il restauro della cinta muraria cittadina.
«Dopo alcuni giorni in cui il cantiere rimane fermo sistematicamente, è possibile rescindere il contratto - ha dichiarato l'assessore alla Cura urbana, Roberto Campagnolo - stiamo seguendo la questione da vicino e una volta scaduti i termini, provvederemo a chiudere con la Adico. A quel punto apriremo il canale con la Vardanega e ci auguriamo di poter finalmente riprendere l'attività entro qualche settimana. Liquideremo la Adico con quanto le spetta per l'opera eseguita fin qui, una cifra che si aggira, credo, sui 450mila euro, e poi riassegneremo i lavori».
Sull'ipotesi remota di una retromarcia sull'intera operazione al centro di molteplici polemiche (sia per la sua imponenza che per i costi), il vicensidaco sgombra il campo da dubbi. «Una revisione del progetto sarebbe controproducente - ha spiegato Campagnolo - Sicuramente la Corte dei conti interverrebbe. Possiamo solo andare avanti».
Nel caso in cui la Vardanega accettasse di subentrare nel cantiere e la questione si risolvesse in qualche settimana, forse si riuscirebbe anche a rispettare la scadenza di fine 2015 per il completamento del primo stralcio dell'opera, con la costruzione dei padiglioni che dovrebbero ospitare le collezioni naturalistiche. Un intervento del valore di oltre 11 milioni di euro, per il quale la Fondazione Cariverona ha assegnato un contributo sostanzioso di circa 10 milioni di euro. «Non c'è il rischio di perdere quel finanziamento», ha rassicurato Campagnolo.
Il progetto prevede anche un secondo stralcio per la realizzazione di un'ala da destinare al museo dell'automobile Bonfanti-Vimar; il costo ipotizzato è di circa 6 milioni di euro, ancora da reperire.
La costruzione del polo museale Santa Chiara, che al di là dell'aspetto culturale ha pure un risvolto urbanistico dal momento che dovrebbe recuperare una porzione del centro storico, è datata; risale ormai a un decennio fa. La consegna dei lavori è avvenuta nell'estate del 2012, fra le proteste dei residenti di vicolo XX Settembre, preoccupati per l'imponenza della struttura, e quelle degli animalisti, contrari all'esposizione della collezione degli esemplari impagliati. Poi lo stop da parte della Sovrintendenza per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici. Una volta ottenuto il via libera per la ripresa dei lavori, è arrivata la dichiarazione di fallimento dell'impresa.
R.F.