Primo obiettivo: ottimizzare al Cup le prenotazioni

Lunedì 20 Ottobre 2014
BASSANO - In preparazione del quinto rapporto annuale sulle principali criticità e priorità di miglioramento dei servizi, nell'ambito dell'Asl 3, si è riunito all'ospedale San Bassiano il nucleo di partecipazione attiva. Presenti, tra gli altri, il direttore generale Fernando Antonio Compostella e la direttrice dei servizi sociali Alessandra Corò unitamente a Dario Petri, presidente di C.a.sa, il coordinamento delle associazioni di volontariato in ambito salute.
Durante la riunione si è discusso, tra l'altro, della riorganizzazione aziendale con un panorama che ha spaziato anche in ambito territoriale. Si è parlato anche di distretti, di medicina generale e delle strutture residenziali nonchè del nuovo programma di assistenza di sala al pronto soccorso.
Ma quali saranno le prossime tematiche da affrontare? Rispetto alla passata edizione tornano sul tappeto vecchi problemi ancora in cerca di soluzioni mentre si affacciano nuovi temi emersi negli ultimi tempi.
Sicuramente tra le proposte emerse quella di ottimizzare le procedure di prenotazione al Cup croce e delizia dell'utenza. Con un occhio di attenzione particolare,rilevava lo scorso anno C.a.sa, all'accesso al pronto soccorso tale da portare ad una riduzione dei codici bianchi che dovrà giocoforza passare attraverso una riorganizzazione delle cure primarie. Un campo questo che dovrebbe essere alleggerito, come ha sottolineato anche nei giorni scorsi il dg Antonio Fernando Compostella intervenuto all'inaugurazione del primo polo di medicina integrata a Rosà, quando andrà a regime questa struttura che dovrebbe vedere, nei prossimi mesi, la luce anche a Marostica, a Romano d'Ezzelino e ad Asiago. Basterà ricordare come, in questa ottica, sia garantita la presenza di una èquipe medica dalle otto alle venti, èquipe che dovrebbe venire integrata anche da alcune branchie specialistiche come la cardiologia.
Un'altra delle proposte forti chiama in causa, come veniva allora rilevato dal coordinamento delle associazioni, anche maggiori sinergie tra Ulss, comuni e associazioni ma questo è un problema che proprio qualche giorno è stato dibattuto tra i vari protagonisti che, alla fine, hanno tutti convenuto come questa sia la strada migliore al fine di ottimizzare i servizi territoriali ed ospedalieri.
Restano poi da riconsiderare le cure primarie sul territorio come i problemi legati all'accesso che, necessariamente, chiamano ancora una volta in causa la medicina di gruppo. Questi dunque i tre grossi temi che dovrà affrontare il prossimo rapporto annuale.
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