Poletto: «L'ex caserma così resterà ai bassanesi»

Giovedì 30 Ottobre 2014
Poletto: «L'ex caserma così resterà ai bassanesi»
«Un passaggio molto importante che delinea il futuro del complesso dismesso da anni, collocato in una posizione strategica, ma soprattutto un atto formale che lo vincola e lo salva da possibili acquisizioni da parte di privati». Il sindaco Riccardo Poletto ha accolto con soddisfazione l'approvazione da parte della Giunta regionale dell'accordo di programma con il Demanio per il futuro della caserma Monte Grappa.
L'ex struttura militare sarà ceduta alla Regione che, secondo le intenzioni, provvederà a realizzarvi la nuova sede del Commissariato di polizia e della Polstrada. Un'operazione che coinvolge anche l'Ater, assuntasi l'impegno di costruirvi degli alloggi, ne sono previsti 48, alcuni dei quali funzionali al personale delle forze dell'ordine. La parte «storica», ovvero la palazzina comando e un'altra ala delle vecchie camerate dovrebbero essere messe a disposizione del Comune e quindi della collettività.
«Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, nè incontrato qualcuno sulla questione, ma possiamo affermare che con questo passaggio la Monte Grappa resterà alla città - ha osservato Poletto - e questo era anche il nostro obiettivo, peraltro inseguito da anni. Ora dovremo pensare alla valorizzazione di questo sito e di quella porzione che, a quanto pare, ci verrà assegnata».
Se per il primo cittadino è indovinata la scelta di far convergere sul sito la Polizia di Stato e la Polstrada, per una questione di ottimizzazione delle risorse e del servizio, rimane da decidere la destinazione d'uso della porzione che rimane a disposizione della città.«Ritengo che ogni progetto dovrà essere concordato e condiviso con la Regione - ha spiegato il sindaco - anche se mi sembra che lo stesso governo veneto abbia suggerito di affidare l'ala agli alpini della sezione Ana Montegrappa. Una possibilità sulla quale concordiamo pienamente, anche perché la loro presenza garantirebbe un uso del luogo in sintonia con la storia della città. Di sicuro, quindi, le penne nere avranno la priorità. Poi, se rimarrà dello spazio libero, valuteremo se inserirvi altre associazioni cittadine».
Poletto è d'accordo anche sulla destinazione di una parte della caserma, quella a sud, per costruirvi nuovi alloggi Ater. «C'è molta richiesta di edilizia popolare in questo momento», ha osservato.
Dal canto loro gli alpini della sezione Monte Grappa tirano un sospiro di sollievo: la caserma, per difendere la quale più volte sono scesi, è salva. E se restano in attesa fiduciosi di un cenno ufficiale, fanno sapere di avere già le idee chiare sull'uso dei locali che potrebbero essere loro destinati.
«Per noi è importante che quel sito mantenga un carattere storico-culturale del mondo e della tradizione alpina - ha anticipato Giuseppe Rugolo, presidente sezionale - Di potenziali progetti ne abbiamo diversi nel cassetto, ma per realizzarli dovremo attendere di conoscere la disponibilità degli spazi. Anche perché ci saranno delle opere di sistemazione da attuare. Alla fine, quello che conta è aver evitato che la struttura possa finire nelle mani di privati. Ringraziamo la Regione, e in particolare gli assessori Elena Donazzan e Roberto Ciambetti per la sensibilità dimostrata nei confronti della città e della sezione Ana Montegrappa e per aver mantenuto l'impegno preso a suo tempo».