PalaBruel verso il tutto esaurito per l'arrivo dei Nomadi

Sabato 22 Novembre 2014
Sono migliaia i fans dei Nomadi attesi per stasera a Bassano sabato per il raduno triveneto della band fondata da Beppe Carletti, che ha regalato al pubblico canzoni memorabili come «Io vagabondo». L'evento musicale è destinato a generare un buon indotto per la città. Oltre che dal Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, lo staff organizzativo ha comunicato che sono in arrivo gruppi organizzati per un totale di 240 persone provenienti da Lombardia, Emilia, Liguria e perfino da Roma: gli alberghi bassanesi verso il tutto esaurito. In moltio arriveranno a Bassano anche in camper e roulotte.
Il concerto dei Nomadi diventa una nuova occasione per promuovere la città e anche il suo storico Ponte: sarà infatti attiva una raccolta fondi per le iniziative a sostegno degli interventi di qualificazione del manufatto in legno. Per questo la promozione dello show dei Nomadi ha coinvolto anche gli alpini e l'amministrazione comunale.
Bassano si prepara ad accogliere il grande raduno triveneto dei Nomadi, la storica band che da mezzo secolo fa cantare e riflettere intere generazioni di italiani. Il Palabruel apre alle ore 18 (ancora biglietti disponbili: platea numerata 25 euro, tribuna non numerata 18 euro).
«Attualmente - spiega il tastierista Beppe Carletti, che nel 1963 fondò il gruppo insieme al compianto Augusto Daolio - stiamo proponendo al pubblico uno spettacolo del tutto nuovo rispetto a quelli del passato, che nelle prime date a Torino e Roma ha già riscosso un buon successo. Senza essere presuntuosi, abbiamo la sensazione che la gente, dopo essere stata a trovarci, torna a casa sempre contenta. E speriamo che questo accada anche a Bassano».
Quali sono gli elementi di novità dello spettacolo rispetto al passato?
«Abbiamo rispolverato vecchie canzoni e dato loro un nuovo arrangiamento, ovviamente con rispetto per le persone che amano quei brani e non vogliono sentirli stravolti. Sarà anche uno spettacolo da guardare oltre che da ascoltare: non perché siamo belli o pensiamo di metterci ballare, ma grazie ad un grande schermo che proietterà immagini per accompagnare visivamente e dare un migliore impatto a tutte le nostre canzoni».
Cosa invece distingue un vostro raduno da un normale concerto?
«Solitamente nei raduni gli organizzatori si attivano per riunire in questi speciali eventi tutti i nostri fan club della zona. Sarà un ritrovo tra vecchi amici, tra tante persone che si conoscono perché da anni si incontrano ai nostri concerti».
Che legame avete con la città di Bassano?
«Nella vostra zona abbiamo sempre tenuto grandi concerti. Abbiamo tanti amici e persone che ci vogliono bene. E poi di recente ho avuto l'occasione di venire a conoscere da vicino il vostro bellissimo Ponte, che sarà aiutato anche attraverso il nostro concerto. Per noi vale davvero la pena suonare per dare una mano al Ponte di Bassano».