L'opera di De Mori ammessa a prestigioso concorso in Spagna

Mercoledì 27 Agosto 2014
TEZZE S.B. - Artisti si nasce o si diventa? Ferruccio De Mori, 73 anni, artista ceramista, non ha dubbi: si nasce. Lui in effetti è un ceramista nato, già prima il nonno e poi il papà erano titolari della manifattura «La Lucciola». De Mori ha continuato la tradizione. Ha frequentato la Scuola d'Arte di Nove e l'Istituto d'arte Ai Carmini di Venezia. La sua ricerca stilistica si concentra in soggetti sempre nuovi, con l'impiego di materiali particolari, con smalti dai colori cangianti e cristallini, attingendo volentieri dall'archeologia e dalla mitologia. Vive a Tezze e il suo atelier Generazione Arte, aperto al pubblico, si trova nella zona industriale a Stroppari. Una delle sue ultime opere (nella foto) andrà in Spagna, scelta da una giuria di professionisti, a far parte di una speciale mostra a L'Alcora.
«L'idea - racconta De Mori - è nata da un racconto della recente esperienza umana e spirituale di un caro amico di ritorno dal Cammino di Santiago. Ascoltandolo e con in mano il dono che mi ha portato, una piccola Croce di San Giacomo, ho approfondito l'argomento e poi ho interpretato questo fatto, in particolare, con la mia materia. Ho approfondito i particolari significati delle catene, realizzando anche una smaltatura tale da farle sembrare sul serio di ferro. Con quest'opera partecipo al Concorso Internazionale di Ceramica di L'Alcora. Le opere a concorso erano oltre 200 e in mostra ne vanno una quarantina: tra queste la mia».
L'opera è intitolata "Il dono della libertà". «Il marmo della piazza del mercato degli schiavi fa da sfondo a un elemento che vuole ricordare l'apparizione di Santiago de Compostela alla Battaglia di Clavijo, per liberare la Spagna dai Mori. Simbolicamente la spada rossa, la Croce di Santiago, spezza le catene del popolo oppresso. E' tutta fatta a mano, in gres smaltato a fuoco».