Il menestrello bulgaro innamorato di Bassano: «Mi hanno pure regalato una chitarra»

Mercoledì 23 Luglio 2014
BASSANO - Con il suo talento di interprete e musicista è diventato una presenza di riferimento per chi passeggia tra le piazze e le vie del centro bassanese. Per questo Ivano Georgev, 51 anni, originario dalla Bulgaria, si è insediato in pianta stabile ai piedi del Grappa ormai da sette anni. E ogni giorno per cinque o sei ore intrattiene i passanti lungo via Da Ponte, in piazza Garibaldi e in piazzotto Montevecchio, riscuotendo apprezzamento e simpatia.
«Questa città mi piace molto - racconta l'artista di strada - perché mi ricorda Plovdiv, la città bulgara da cui arrivo, anch'essa con un fiume, un ponte caratteristico e un bel centro storico. Ma soprattutto mi sono fermato qui per la cordialità delle persone. Ormai mi conosce metà Bassano, e con me sono tutti generosi: oltre alle offerte, mi portano vestiti e denaro per la mia famiglia». Ma il regalo più bello ricevuto in questi anni da Georgev è stata una chitarra nuova di zecca: «Mi è stata consegnata da una signorina che passava spesso davanti a me, e per la quale provo grande ammirazione e gratitudine; così come per i bambini che spesso vengono a darmi una monetina, e di fronte ai quali non smetto di emozionarmi».
In quanto alla musica, il repertorio del "nostro" è molto vasto, fatto delle più celebri canzoni italiane, inglesi, francesi e spagnole degli ultimi decenni; il suo timbro di voce ricorda Cat Stevens. Ivano ha imparato a suonare la chitarra nel suo Paese, a 10 anni, anche se non lo poteva fare in pubblico per il regime proibiva la diffusione di musica occidentale. Lui invece adorava le grandi leggende del rock britannico e americano come Deep Purple, Led Zeppelin e Jimi Hendrix, e adorava emularli con uno vecchio strumento. Le difficoltà economiche e la disoccupazione lo hanno poi portato a lavorare con quello che era stato solo un hobby.
«Adesso vivo alla giornata in condizioni difficili con mia moglie - conclude - e con il pensiero di due figli, due nuore e due nipoti che ho lasciato in Bulgaria, anche loro in difficoltà». Per fortuna il grande cuore della gente di Bassano lo aiuta ad andare avanti. E ormai anche il suo di cuore, altrettanto grande, è mezzo bassanese.
Giovanni Guarise