Il centro storico e parco Ragazzi del '99 si trasformano in una palestra a cielo aperto

Sabato 20 Settembre 2014
BASSANO - (R.F.) Il mondo sportivo giallorosso scende nelle piazze e nel parco Ragazzi del '99 per una nuova edizione della "Città dello sport", che si terrà domenica 21 dalle 10 alle 18.30.
Il centro storico e il polmone verde si trasformeranno in una palestra a cielo aperto, dove bambini e ragazzi potranno sperimentare numerose discipline sportive. Sotto la regia del Pool sportivo Bassano (sintesi di varie società cittadine) e del Comune, che hanno promosso l'appuntamento, i partecipanti potranno misurarsi in 24 specialità, gestite da dirigenti, allenatori e atleti di 52 società. In piazzotto Montevecchio i ragazzini potranno dedicarsi alla danza, alla scherma e al pentathlon moderno; in piazza Libertà al basket, alla danza, all'hockey e al tennis. Piazza Garibaldi diventerà teatro della scherma, delle arti marziali, della danza e delle simulazioni del nuoto; mentre via Roma sarà una pista d'atletica e piazzetta dell'Angelo una pedana per la ginnastica artistica. Su via Da Ponte ci saranno le simulazioni dello sci, del nuoto e saranno proposti il ciclismo e l'attività subacquea. Rugby, calcio, equitazione, pattinaggio artistico e quello in linea, baseball, skate and bike, vela, pallavolo, sub, pallavolo, mountain bike, golf, agility dog, arrampicata e speleologia troveranno posto nell'anfiteatro naturale del parco Ragazzi del'99.
«L'anno scorso sono stati circa duemila i bambini che hanno affrontato le diverse discipline - ha ricordato l'assessore allo Sport Oscar Mazzocchin evidenziando il ruolo educativo e salutare dell'attività fisica - La manifestazione è, sì, un'occasione per avvicinarsi e conoscere l'offerta sportiva cittadina, ma anche un'importante opportunità per contribuire a sostenere la ricerca della Città della Speranza e quindi la cura dei ragazzini malati». Ad ogni partecipante alla "Città dello Sport" viene chiesto, per l'iscrizione obbligatoria, di versare un euro. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione padovana e al centro per la ricerca e la cura dei bambini colpiti da patologie oncoematologiche, diventato un riferimento a livello internazionale.