Il boom delle visite al Tempio Ossario in occasione dell'adunata Ana

Giovedì 31 Luglio 2014
È di estrema attualità la chiusura del Tempio Ossario chiuso al pubblico perchè perde pezzi. Difficilmente potrà essere riaperto al pubblico in occasione del Centenario: il 2015, anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia in quell'immane conflitto, noto come prima guerra mondiale. Quello che, nelle intenzioni dell'allora arciprete di Bassano, mons. Giamabattista Gobbi, era nato per essere il nuovo duomo, aspetta ora “l'elemosina” di quanti, rispettosi delle salme di coloro che si immolarono per darci un futuro sereno, sono lì in attesa di una doverosa visita di cordoglio, in questa solenne ricorrenza dei cento anni del loro sacrificio.
Come sempre gli inghippi burocratici frenano le operazioni che, altrimenti, sarebbero semplici e quindi veloci. Tutti i bassanesi sono a conoscenza che l'edificio è sorto su un appezzamento di terreno di proprietà proprio di Giambattista Gobbi allora arciprete che contribuì, inoltre, a erigere parte della costruzione. Con collette fra i bassanesi si continuarono i lavori ma, dopo la morte di mons. Gobbi e con l'avvento delle guerre tutto si fermò. Per i motivi già noti, il Commissariato Onore ai Caduti si assunse l'onere del completamento della costruzione dell'edificio sacro destinato a contenere tutte le salme dei militari inumati nei cimiteri di guerra di Bassano, Pove, Angarano, Cavaso, Crespadoro, Rossano, Cismon, Sarmeola, Rosà, Paderno, Cartigliano, Camazzole, S. Eulalia, Nove, Fontaniva, Carmignano, Tezze sul Brenta, Romano, Ramon, Alano di Piave, Primolano.
Le visite al sacrario sono sempre state numerose come risulta dalle firme del registro delle presenze che sono state: 7.035 nell'anno 2000, 7.734 nel 2002, 7.265 nel 2003, 6.623 nel 2004, 7.444 nel 2005, 7.070 nel 2006, 7.920 nel 2007 e 7.794 nel 2008, prima della chiusura. Da ricordare che nel 2008 solo una minima parte dei visitatori ha firmato dato che c'era, a Bassano, l'Adunata nazionale degli alpini.