Col laser e il bisturi sul Ponte grande malato

Mercoledì 17 Settembre 2014
Gli esperti tornano al capezzale del malato. Da questa mattina, il Ponte degli Alpini sarà al centro di una nuova tornata di rilievi finalizzati ad integrare le indagini eseguite lo scorso anno. Un ulteriore approfondimento per avere un quadro completo sullo stato di salute del monumento, sia nella parte sommersa che in quella esterna, necessario per redigere una diagnosi puntuale (con il contributo dell'università di Padova con la quale il Comune ha siglato una convenzione) sulla quale poi predisporre il progetto di consolidamento e di restauro.
Questa mattina, in particolare, dalle 9 alle 12, il simbolo cittadino sarà interessato da un rilievo con la tecnica del laser scanner, motivo per cui ieri sono state tolte le fioriere lungo il camminamento. Durante le operazioni, l'attraversamento potrebbe essere limitato o chiuso per qualche istante anche ai pedoni. «I dati raccolti serviranno a costruire un modello tridimensionale del Ponte - ha spiegato l'assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo - utile per fare proiezioni e simulazioni sui suoi cedimenti strutturali».
Ad eseguire materialmente i rilievi sarà lo studio di ingegneria di Tirano (So) Foppoli Moretta, che curerà anche la seconda fase dell'analisi, in agenda dal 22 al 25 settembre. Più complessa della precedente, vedrà tre esperti, imbragati, calarsi giù o salire sul Ponte per compiere un'analisi sia visiva che di ascolto (toccando il legno con uno strumento) sullo stato di conservazione del materiale, e individuare quelle aree che risultano danneggiate e che dovranno essere sottoposte ad un'ulteriore indagine strumentale. «In quattro giorni scandaglieranno il legno per rilevarne tutte le anomalie, che possono essere anche fessurazioni, cavità, materiale usurato, degradato - ha precisato il vicesindaco - Inoltre, in più parti preleveranno piccoli campioni di legno che saranno analizzati per individuarne lo stato di salute».
Campagnolo non nega di essere preoccupato poiché la la parte fuori dall'acqua del monumento potrebbe essere più danneggiata di quella sommersa. «A tutt'oggi questo tipo di approfondimento non era mai stato eseguito - ha chiarito - solo la parte sott'acqua è stata ispezionata».
La terza fase, invece, sarà curata dal personale comunale e riguarda un'apertura di circa un metro quadrato sulla superficie dell'attraversamento del ponte. «Servirà a capire cosa c'è sotto», ha motivato il vicesindaco.
L'insieme dei tre interventi costerà 13.400 euro. Al termine, tutti i dati ottenuti saranno consegnati al Dipartimento di ingegneria civile dell'ateneo padovano che li elaborerà incrociandoli con quelli del monitoraggio dello scorso anno. «A quel punto potremo sia conoscere l'entità dell'intervento, che potrebbe superare i 2 milioni di euro, sia prevedere il progetto di consolidamento e di ristrutturazione - ha concluso Campagnolo - L'obiettivo è quello di andare in gara d'appalto per marzo 2015 e di iniziare i lavori nella prossima estate».(((forinr)))