Campagna elettorale, tutti contro tutti

Domenica 20 Aprile 2014
Campagna elettorale a Bassano: è un tutti contro tutti, o quasi. In attesa di vedere un minimo di programma di cui, al momento, non v'è traccia ufficiale alcuna, i vari contendenti non se le mandano a dire.
Dopo l'attacco diretto ai leghisti da parte di Francesco Bellin, candidato per la lista indipendentista «La Brenta» secondo cui se il tribunale di Bassano è stato chiuso la colpa è anche del leghista on. Massimo Bitonci, non si è fatta attendere la risposta del Carroccio. Luciano Todaro, capogruppo in consiglio comunale nonchè segretario della Lega risponde a muso duro a Bellin e al gruppo rappresentato dal capolista Antonio Guadagnini a sostegno del candidato sindaco Dario Bernardi: «Se questi sono coloro che si candidano a governare la città, poveri noi. La Lega "apprezza" il fatto che questi personaggi si siano schierati con un venetista convinto come Dario Bernardi. In ogni caso il giochetto è stato scoperto: non combattono per un ideale di indipendenza o autonomia ma sono solamente funzionali ai furbastri di turno per tentare di sottrarre voti alla Lega, che fa paura, e che ha dimostrato con i fatti, durante l'ultimo quinquennio amministrativo, con mozioni ed interrogazioni, chi sta veramente dalla parte del Popolo Veneto».
«Non solo i capilista non risiedono a Bassano - ribadisce Todaro - ma vi sono alcuni personaggi che, per i loro atteggiamenti, sono risultati negativi al movimento e che ora sono solamente accecati dal desiderio di vendetta. Elettori non cadete nel tranello».
Ma è proprio contro la Lega e contro il dietrofront di pochi giorni fa, quando il Carroccio ha scelto di ritirare la candidatura di Tamara Bizzotto per accasarsi con il gruppo del centrodestra a sostegno di Federica Finco, che punta invece il dito Elisa Cavalli, consigliera comunale del Partito Democratico e candidata con la lista che sostiene Riccardo Poletto.
«Prendiamo atto che il celodurismo in casa della Lega è passato di moda - afferma Elisa Cavalli - i cittadini hanno capito che c'è stato un accordo sotto banco tra la Lega e il Pdl. Mi sorprende che la Lega abbia sacrificato una valida esponente per loschi accordi elettorali. Fossero passati dalle primarie come abbiamo fatto noi sarebbe stato legittimo, così invece ha il gusto amaro dei grigi accordi di palazzo».
E accesi sono anche i toni tra Francesco Celotto (meetup del Grappa) e l'ex portavoce del Movimento 5 Stelle di Bassano, Flavio Ferrazzi: «Come fa Ferrazzi ad affermare che non ci sono le condizioni per dialogare con il nostro gruppo per mancanza di onestà? Sono dichiarazioni delle quali si dovrebbe scusare. E come può parlare di logica arrogante e prevaricatrice quando subito dopo le elezioni del 2013 mi ha di fatto espulso dal meetup Area Pedemontana Veneta mettendomi pubblicamente alla gogna nel corso di un incontro pubblico? Il suo gruppo ha sempre tenuto una logica arrogante e di assoluta mancanza di rispetto e di confronto verso chiunque avesse una idea diversa dalla sua. Non accettiamo lezioni di democrazia da questo signore che se tratta in questo modo delle persone che fanno parte del suo stesso movimento non ci immaginiamo come possa trattare dei cittadini».