Bassano, sempre più difficile uscire di casa

Sabato 1 Novembre 2014
Bassano, sempre più difficile uscire di casa
Il problema della casa si fa sentire sempre di più, soprattutto in questo periodo dove anche le statistiche confermano che i giovani escono sempre più tardi dalla famiglia. Una lunga riflessione a questo fenomeno è stata fatta dalla "Casa sull'Albero" che fin dal momento della sua costruzione ha coltivato il sogno di poter erigere le mura di una casa, che si facessero cuore per chi l'avrebbe vissuta. «Abbiamo coinvolto centinaia di persone perché sapessero ricreare delicatamente intimità, per dei ragazzi e delle famiglie che non avrebbero voluto neanche lontanamente esservi ospitati - raccontano nell'ultima news letter spedita a tutte le famiglie -. Come sia stato possibile mettere insieme questi paradossi lo possono raccontare i molti che entrano ed escono dalla Casa sull'albero giorno per giorno e tutti voi che ci accompagnate con tanta attenzione. L'affetto che proviamo per l'idea di casa e il beneficio che sentiamo nel prenderci cura della sua bellezza, ci spingono ad ascoltare esperienze di giovani che hanno trovato una loro abitazione, indipendente dalla propria famiglia, con non pochi sacrifici, tra sogni e paure. È un tema importantissimo. Vorremmo che questa sfida fosse alla portata di tutti, ma sappiamo che non è così e conosciamo come tante famiglie, giovani o meno giovani, siano alle prese con difficoltà nel poter godere di questo bene. Sperando di contagiarci gli uni gli altri, nel partecipare alle politiche delle nostre città, per chiedere che si sviluppino soluzioni per abitazioni accessibili e rispettose del nostro territorio, vi auguriamo un buon respiro, preso dalla tenacia con cui questi giovani, che ringraziamo di cuore, sperano e progettano la loro dimensione personale e sociale».
Riportiamo l'intervista fatta a due coppie di giovani bassanesi, Alice e Fabio, Paola e Simone che sono usciti di casa per iniziare una vita assieme.
Ci potete descrivere brevemente dove abitate?
«Da circa un anno abitiamo in affitto in un mini appartamento di un edificio storico del centro di Bassano del Grappa, composto da una zona giorno con cucina, una camera e un bagno».
Qual è il valore dell'avere una casa e quale è stata la fatica più grande per ottenerla?
«Per noi avere una casa ha significato iniziare un percorso di vita comune e di condivisione della quotidianità. Non abbiamo impiegato molto a trovare la nostra attuale sistemazione, ma c'è costato tempo e fatica seguire tutte le pratiche burocratiche necessarie per poterci vivere».
Come vi percepite dal momento in cui avete la casa?
«Pensiamo che l'avere una propria casa permetta di acquisire un maggiore autonomia. I tempi e i ritmi cambiano, non sono più quelli dettati dalla famiglia con cui vivevamo precedentemente. Pur abitando in un piccolo appartamento, ci siamo resi conto che non sono poche le cose di cui occuparsi, ciò nonostante è aumentato il piacere di trascorrere del tempo in casa nostra, in compagnia di amici e familiari».
Nel confronto con i vostri amici che cosa prevale di fronte alla possibilità di cercare una abitazione propria?
«Ci capita spesso di parlare con i nostri amici della scelta di vivere da soli; molti di loro abitano ancora a casa con i genitori a causa delle alte spese economiche che comporta decidere di avere una propria casa. Questa scelta è dettata anche dal fatto che, la maggior parte di questi, non hanno una compagna/o con cui condividere le possibili spese. Tra le nostre conoscenze solo pochissimi hanno deciso di condividere un'abitazione con amici tranne che per trasferimento in altra città a causa di studio o lavoro».
Se vi proiettate tra 5 anni vi immaginate ancora in questa casa o vi piacerebbe progettare nuove soluzioni?
«Tra 5 anni ci immaginiamo di vivere in una casa più spaziosa, magari con un giardino e un terrazzo. Ci piacerebbe molto che fosse un'abitazione eco-compatibile costruita con materiali naturali e a basso impatto ambientale, con tecnologie utili al risparmio energetico e alla produzione di energia rinnovabile. Inoltre ci piacerebbe molto che la nostra casa fosse aperta e accogliente di modo che nessuno si senta in difficoltà nel bussare alla porta in qualsiasi momento».
Le stesse domande sono state poste a Paola e Simone.
Ci potete descrivere brevemente dove abitate?
«Abitiamo da pochi mesi in un mini appartamento molto carino, di recente costruzione e con un piccolo giardino privato. Anche se le dimensioni non sono enormi, gli spazi sono ben disposti e per una coppia è ben vivibile».
Ci potete parlare del valore dell'avere una casa?
«Riteniamo importante poter essere indipendenti rispetto alle nostre famiglie di origine e soprattutto poter vivere insieme e condividere la quotidianità. La fatica più grande che abbiamo dovuto affrontare è stata senz'altro quella economica: le spese iniziali per entrare nell'appartamento, comperare tutto ciò che serve, è stato impegnativo dal punto di vista economico».
Cosa è cambiato?
«Rispetto a prima sono aumentate le responsabilità e gli impegni. La possibilità di vivere insieme ogni giorno, però, ci ha sicuramente cambiati come coppia: vivendo assieme ci si conosce sempre meglio e si impara a riconoscere e rispettare le esigenze dell'altro».
E con gli amici?
«Nel confronto con i nostri amici e coetanei emergono diversi atteggiamenti rispetto alla ricerca di una propria abitazione: c'è chi non riesce a staccarsi dalla famiglia, perché, per comodità, preferisce rimanere a casa con i genitori; chi, pur volendo, non riesce per problemi legati al lavoro o per difficoltà economiche. C'è chi, invece, nonostante alcune insicurezze lavorative o economiche, si impegna e fa di tutto per staccarsi dalla famiglia e andare a vivere fuori. Per quanto ci riguarda, al di là delle già citate difficoltà economiche, non abbiamo fatto troppa fatica a decidere di uscire di casa e di andare a vivere insieme».