«La metà degli sbarcati scompare: e se entrano in cellule terroristiche?»

Mercoledì 1 Ottobre 2014
BASSANO - (J.L.) «La situazione è devastante, il nostro Paese non ce la fa più ma noi continuiamo ad accoglierli senza averne la capacità. Avevo chiesto che Bassano facesse come Rosà, Tezze sul Brenta e la stessa Vicenza, dicendo basta all'arrivo dei profughi e invece l'esito è stato ben diverso».
Non va giù a Tamara Bizzotto, capogruppo leghista, la decisione presa dal consiglio di bocciare la mozione con la quale il Carroccio chiedeva a Bassano di dire basta all'arrivo di coloro che fuggono da Asia e Africa. Una mozione con alla base motivazioni precise: «Non l'abbiamo presentata per razzismo, ma perchè la situazione è diventata davvero insostenibile - insiste la Bizzotto - lo stesso Variati, sindaco di Vicenza ed esponente del centrosinistra, è in linea con quanto avremmo voluto il nostto consesso approvasse. Per non parlare poi di quanto ha detto pochi mesi fa il Dalai Lama - non uno qualsiasi - secondo cui nei confronti di tutti questi arrivi bisogna avere di porre un freno; non basta il buon cuore - ha proseguito la Bizzotto, citando ancora il Dalai Lama - ma bisogna avere il coraggio di dire quando sono troppi e di intervenire nei loro Paesi per costruire lì una società migliore. La Penisola, come sempre dimostra gran cuore, ma con il solo cuore non si va da nessuna parte». «Alcuni giornali inglesi - conclude Tamara Bizzotto - hanno calcolato che dei 135mila profughi arrivati sulle coste italiane, la metà ha fatto perdere le proprie tracce. Adesso dove sono? Chi li controlla? Chi ci rassicura che non abbiano scelto di avvicinarsi ai gruppi terroristici? Anche queste possono essere le conseguenze del nostro buon cuore: pensiamoci».