«In Spv si usi il tutor al posto dei caselli»

Lunedì 22 Dicembre 2014
BASSANO - (g.g.) Usare il sistema tutor per togliere i caselli nei comuni attraversati dalla superstrada Pedemontana: a lanciare l'idea è il Covepa, il coordinamento dei comitati contrari al progetto infrastrutturale, che da sempre combatte l'idea di una grande arteria realizzata a carico dei cittadini attraverso il contributo pubblico e il pagamento dei pedaggi. Il Tutor o Sicve è un sistema messo a punto per la prima volta in Svizzera, ma ha una radice anche in Italia grazie alla Craft, che nel 1999 per prima lo ha messo a punto, nonostante sia stato al centro di un contenzioso con Autostrade per l'Italia. Il sistema viene oggi impiegato per monitorare nelle autostrade gli eccessi di velocità e le conseguenti infrazioni al codice della strada. Secondo il Covepa questo potrebbe essere impiegato anche per la gestione del traffico senza pedaggio o con pedaggio: «Con esso - spiega il portavoce Massimo Follesa - l'operatore o il sistema possono discriminare tra coloro i quali possiedono un trasponder nell'auto, meglio noto come Telepass, marchio di Atlantia spa. Il Tutor può raggiungere anche quelli che ne sono sprovvisti addebitando loro gli importi relativi con il riconoscimento delle targhe, magari direttamente nel cellulare».
Il sistema senza caselli consentirebbe anche di discriminare tra vari tipi di traffico, come avviene già in Austria e in Germania con il sistema satellitare senza caselli, dove i camion e i mezzi pesanti, che inquinano di più, devono pagare il pedaggio. Il traffico leggero è escluso, ma dal 2016 anche quello straniero sarà incluso nel pagamento. «Soprattutto si può discriminare il pedaggio sulla base della provenienza - continua Follesa - e questo può essere introdotto in tutti i sistemi infrastrutturali come la Pedemontana Veneta. Si potrebbe eliminare il pedaggio ai residenti sulla base di controlli in remoto o attivi con i trasponder, e mettere a pagamento le tratte percorse solo per i mezzi in attraversamento esterni alle aree degli oltre 70 comuni interessati dal tracciato, compresi naturalmente i 36 che vengono attraversati. Così facendo - conclude - si riporterebbe la Spv al senso iniziale della legge che ne ha istituito il finanziamento pubblico con la legge 448/1998. Secondo passaggio sarebbe l'eliminazione del Primo lotto riportando la superstrada, secondo la legge istitutiva, al collegamento tra A31 e A27».
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