Urla e sputi in ospedale, marocchino arrestato

Mercoledì 29 Luglio 2015
Lunedì si era presentato al personale della Security che regola l'accesso al Palazzo di Giustizia di piazzale Roma chiedendo di essere portato in carcere in modo da poter avere un letto dove dormire e un pasto. Ieri si è fatto arrestare dopo essere andato in escandescenze e aver provocato danni al reparto dell'ospedale civile nel quale era stato ricoverato. Un trentenne di nazionalità marocchine è comparso ieri mattina davanti al giudice Daniela Defazio per essere processato per direttissima per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, atti osceni e detenzione di alcuni grammi di droga. Il suo "show", iniziato in ospedale, è proseguito nei corridoi e nell'aula del Tribunale, dove ha iniziato ad urlare e a sputare contro chiunque gli venisse a tiro. Per celebrare il processo, l'udienza è stata spostata nell'aula della Corte d'Assise dove è presente una "gabbia" con grosse sbarre di metallo, all'interno della quale l'imputato è stato rinchiuso, e dalla quale ha continuato ad urlare. Il suo arresto è stato convalidato e, con molte probabilità, si renderà necessaria una perizia psichiatrica.
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