«Tribunale, rischio paralisi per mancanza di personale»

Mercoledì 16 Aprile 2014
In soli sei mesi il Tribunale di Venezia è riuscito ad assorbire «con risultati positivi» la chiusura delle sedi distaccate e l'accorpamento di tutta l'attività giudiziaria a Venezia. Ma per il futuro si preannuncia «un vero e proprio disastro»: entro il 31 dicembre del 2015 andranno in pensione, infatti, ben 28 cancellieri e la scopertura dell'organico del personale amministrativo, già problematica, diventerà superiore al 50 per cento, con il «concreto rischio di paralisi degli uffici giudiziari».
A lanciare l'allarme è stato ieri il presidente del Tribunale di Venezia, Arturo Toppan, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto «sulla riforma di maggiore impatto organizzativo dopo l'entrata in vigore del nuovo codice, nel 1989». Toppan ha dichiarato che la riunificazione di tutti gli uffici a Venezia «ha avuto effetti positivi» e che le iniziali difficoltà hanno trovato in gran parte soluzione, comprese le lunghe code per accedere ai servizi di cancelleria, oggi ricondotte alla normalità, grazie all'impegno del personale amministrativo e di tutti i magistrati, togati e onorari.
L'impatto della riunificazione è stato traumatico: sul Tribunale di Venezia si sono riversati, lo scorso settembre, ben 8519 fascicoli pendenti tra mestre e ele sezioni distaccate di Dolo, San Donà, Chioggia e Portogruaro: 4022 di contenzioso ordinario civile, 912 di esecuzione mobiliare, 2500 di volontaria giurisdizione (in gran parte amministrazioni di sostegno) e 1085 procedimenti penali. Il tutto sulle spalle di un organico di magistrati ridotto di 2 unità (oltre a 4 maternità) nel settore civile e di 4 in quello penale, mentre soltanto 9 cancellieri dei 37 in servizio nelle sedi distaccate ha accettato di lavorare a Venezia (gli altri si sono fatti trasferire in altre sedi, soprattutto Padova e Treviso). Nonostante le difficoltà, l'apposita sezione per la definizione dei procedimenti civili provenienti dalle sezioni staccate è riuscita a definire 1545 fascicoli e ne restano da trattare ancora 2477: «Entro due anni si può prevedere che tutte queste pendenze saranno eliminate», ha spiegato il presidente del Tribunale. Buoni risultati anche per quanto riguarda le esecuzioni mobiliari: complessivamente nel secondo semestre 2013 ne sono state definite 3741 e altri 1050 nei primi 3 mesi del 2014, con uan pendenza residua di soli 1716, duemila in meno dello scorso anno: «Il nuovo modulo accentrato in sede a Venezia è sicuramente più efficiente!», assicura Toppan.
L'efficienza del servizio dovrebbe aumentare con l'imminente entrata in vigore del Processo civile telematico, sempre che il ministero assicuri le necessarie dotazioni tecnologiche: «Tuttavia i positivi risultati che tale innovazione sicuramente porterà rischiano di essere vanificati dal fatto che entro il 31 dicembre del 2015 saranno collocate in pensione ben 28 unità di personale amministrativo», annuncia il presidente, lanciando al ministero un appello affinché si decida ad assicurare i necessari organici.
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