Sos al futuro sindaco «Un assessore competente e un lavoro di squadra»

Sabato 23 Agosto 2014
Un tavolo interassessorile presieduto dal sindaco e composto dagli assessori al Turismo, alla Mobilità e all'Urbanistica, «per prendere decisioni a medio e a lungo termine su quello che potremmo definire un piano regolatore del turismo». Inoltre, l'istituzione di un centro studi comunale, per ampliare e coordinare tutte le analisi di settore e fornire dati omogenei. E soprattutto un assessore che si occupi unicamente di turismo, «scelto tra persone competenti e di peso: una figura di altissimo profilo, che non sia il risultato delle consuete trattative fra partiti».
Questo l'identikit del nuovo Comune, «limitatamente a un settore che non potrebbe essere più strategico e decisivo», secondo l'Associazione veneziana albergatori e il direttore Claudio Scarpa: «Queste richieste ufficiali della categoria le avanzeremo a tutti i candidati sindaci, e le riproporremo a chi uscirà vincitore dalle prossime elezioni amministrative - dice il direttore dell'Ava - Solleciteremo anche il rafforzamento in termini numerici dell'assessorato, ora ridotto all'essenziale. E la sua separazione dalle manifestazioni, che attengono più alle tradizioni popolari e per le quali in ogni caso c'è Vela».
Secondo Scarpa, «non meno importante il coordinamento a livello comunale di tutte le analisi in materia, attraverso una struttura ad hoc che sia in grado di dialogare con le università e il nostro centro studi, confrontando e mettendo insieme tutti i risultati. Infine, ma non per ultimo, il fatto che il nuovo assessore di riferimento dovrà essere il risultato di una prima scelta e non dell'ultima, come avvenuto nelle amministrazioni precedenti dove il referato era considerato una sorta di Cenerentola».
Sul turismo pendolare, ossia le persone che Venezia la visitano pur dormendo altrove, il direttore dell'Ava aggiunge che «seppur non recentissima, la ricerca Ciset approfondisce il fenomeno e identifica aree specifiche di pernottamento quali Abano Terme, Vicenza, Noventa di Piave, Treviso e Jesolo. Comuni che beneficiano dell'immagine e della capacità di attrazione della città storica, e che a loro volta potrebbero essere messi tutti intorno a un tavolo. Non solo per azioni concordate sui flussi, ma per capire più in generale cosa possono fare per Venezia».
Vettor Maria Corsetti

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