Soldi solo per il tram e poco altro

Mercoledì 17 Settembre 2014
Pochi soldi a disposizione per i lavori pubblici e ancor meno soldi "sicuri". Se il piano degli investimenti, allegato fondamentale del bilancio del Comune, viene spesso definito il libro dei sogni per la tendenza a legare la realizzazione di opere ad incassi che non sono certi, quest'anno il campo dell'onirico non si può nemmeno intuire.
L'intero avanzo di amministrazione vincolato del 2013 (2 milioni 682mila euro) se ne va come trasferimento a Pmv per il completamento del tram. Un contributo dello Stato (2 milioni 200mila euro) servirà per finanziare una parte della riqualificazione di Arsenale e Certosa. Confermato il milione e mezzo (finanziato con entrate correnti) per il restauro del ponte di Rialto. Più imponente il capitolo di opere finanziate con i permessi da costruire, circa 14 milioni. Di questi soldi, mezzo milioni andrà a Pmv per il rinnovo dei pontili del trasporto pubblico, un milione e mezzo sarà dirottato verso il completamento del restauro del complesso ex Penitenti a Cannaregio e della scuola Stefanini di Mestre. Quasi 800mila euro serviranno - attraverso Venis - per implementare la rete a banda larga e wi-fi.
Su quest'ultimo aspetto, il capogrippo di Fratelli d'Italia, Pietro Bortoluzzi si è espresso molto esplicitamente: «Con i soldi del wifi potevano coprire i tagli negli asili».
Per la viabilità della terraferma ci sono due milioni per tappare i buchi nelle strade, grazie ai proventi dalle multe.
C'è poi tutta la parte meno sicura, quella che dovrebbe essere finanziata da dismissioni immobiliari in gioco da anni, per le quali non si capisce perché proprio quest'anno (forse il peggiore di quelli della stagnazione post 2009) dovrebbero andare in porto. Solo con questi soldi sarebbe possibile effettuare operazioni di manutenzione completa all'edilizia residenziale e dell'edilizia scolastica, nonché agli impianti sportivi. Dalle alienazioni dovranno venire anche i soldi per la sistemazione del piazzale Santa Maria Elisabetta, la prosecuzione dell'accordo di programma per il Vallone Moranzani e per il passaggio del tram in area portuale fino a San Basilio (7 milioni).
Infine, i sogni veri, quelli che potranno essere esauditi solo se arriveranno nuovi finanziamenti di Legge speciale. Non capricci, ma salvaguardia di una città che rischia di crollare: interventi straordinari all'Arsenale, Fenice e Malibran, il completamento della la rete antincendio, la manutenzione a Burano.
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