SEGUE DALLA PRIMA

Sabato 10 Ottobre 2015
(...) rendono evidente come appaia riduttivo il concetto con il quale il legislatore nazionale ha inteso sottolineare l'importanza di Venezia e della sua laguna, la cui salvaguardia è stata definita come "problema di preminente interesse nazionale". Risulta chiaro, invece, come Venezia e la sua Laguna, per le caratteristiche uniche e l'originalità assoluta dei suoi luoghi, non possa non essere considerata e trattata come una questione di "preminente interesse internazionale"! Sono anni che mi batto contro uno Stato, il nostro Stato, che disattende alla radice i contenuti della Legge Speciale per Venezia e per Chioggia e ne tradisce la lettera e lo spirito. Non è accettabile che, da un lato, si stabilisca normativamente la specialità e la straordinarietà della Laguna di Venezia e, dall'altro, si faccia soggiacere la disciplina locale di bilancio alle regole ordinarie, quelle stabilite indistintamente per tutti gli enti locali, con particolare riferimento alla norma che impone il rispetto del patto di stabilità interno. Il nostro Stato, in altre parole, è incapace di soddisfare le garanzie di specialità che normativamente ha riconosciuto in favore di un territorio di assoluta fragilità come quello lagunare, che necessita, per la sua stessa sopravvivenza, di continui e costanti interventi di manutenzione, senza i quali è destinato a morire!! Continuare a vincolare il destino di Venezia al rispetto del patto di stabilità interno, significa disconoscerne la specialità ed impedirne, nei fatti, la concreta tutela: confido, al riguardo, che l'impegno dei parlamentari veneziani da te recentemente incontrati, possa condurre ad una legge di stabilità che disponga efficaci misure di sostegno ai nostri territori. Ove così non fosse, credo doveroso, per la sopravvivenza delle nostre città e del patrimonio che esse rappresentano, rivolgerci insieme direttamente a Bruxelles, per ottenere in quel contesto, in nome dell'unicità universalmente riconosciuta di Venezia e della sua Laguna, quegli spazi finanziari che Roma incredibilmente ci nega. Sono convinto che questo nuovo fronte di azione comune, potrà far sì che Bruxelles autorizzi l'Italia a superare, in funzione della salvaguardia della Laguna di Venezia e per le sue sole necessità vitali, il limite del 3% nel rapporto tra deficit e PIL che oggi viene imposto dall'Europa al nostro Paese per contenerne la spesa. Venezia e la sua Laguna sono patrimonio dell'intera umanità e la loro salvezza costituisce questione di "preminente interesse internazionale": se Roma non se ne cura, sono convinto che Bruxelles comprenderà...
Giuseppe Casson

*Sindaco di Chioggia

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