Turismo croce e delizia di Venezia. Mentre tutti si trovano a discutere di turisti e turismi, ecco che a rischio chiusura c'è proprio l'unico servizio esclusivamente pensato per l'accoglienza e l'informazione turistica, l'Azienda di promozione turistica della provincia di Venezia, da tutti conosciuta semplicemente come Apt.
Già dal prossimo anno, l'anno dell'Expo, Venezia e provincia rischiano di restare orfane dell'Apt. In ballo ci sono 70 posti di lavoro, mentre nell'immediato sono in forse gli stipendi di settembre. Sindacati e lavoratori sono sul piede di guerra: oggi sciopero di 24 ore, con chiusura degli uffici Iat (i punti informativi dedicati ai turisti) e manifestazione di protesta sotto le finestre di Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. E alle 15 alla Scoletta dei Calegheri ci sarà un confronto con le forze politiche ed istituzionali sul futuro dell'ente nella prospettiva della Città Metropolitana. Se la situazione è quella attuale, dicono sindacati e lavoratori, buona parte di responsabilità è proprio da addebitare alla Regione, visto che all'appello mancano ancora 1milione e 300mila euro di finanziamenti regionali per il funzionamento dell'Apt veneziana. Soldi che servirebbero a portare a termine l'anno in corso, mentre per il 2015 è ancora tutto da vedere. Un clima d'incertezza economica e istituzionale che ha portato la Provincia di Venezia, detentrice quasi del 100% delle azioni Apt, a muoversi per la messa in liquidazione dell'ente. Quindi, senza i soldi della Regione si chiude. Nel motivare lo sciopero, i lavoratori spiegano appunto che il loro obiettivo è «ripristinare i finanziamenti all'Apt da parte della Regione e definire al più presto un futuro stabile per l'ente». Con la manifestazione di questa mattina sperano di ottenere un incontro con il presidente della Regione Luca Zaia o, in alternativa, con il commissario di Venezia, Vittorio Zappalorto.
Marco Dori
Già dal prossimo anno, l'anno dell'Expo, Venezia e provincia rischiano di restare orfane dell'Apt. In ballo ci sono 70 posti di lavoro, mentre nell'immediato sono in forse gli stipendi di settembre. Sindacati e lavoratori sono sul piede di guerra: oggi sciopero di 24 ore, con chiusura degli uffici Iat (i punti informativi dedicati ai turisti) e manifestazione di protesta sotto le finestre di Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto. E alle 15 alla Scoletta dei Calegheri ci sarà un confronto con le forze politiche ed istituzionali sul futuro dell'ente nella prospettiva della Città Metropolitana. Se la situazione è quella attuale, dicono sindacati e lavoratori, buona parte di responsabilità è proprio da addebitare alla Regione, visto che all'appello mancano ancora 1milione e 300mila euro di finanziamenti regionali per il funzionamento dell'Apt veneziana. Soldi che servirebbero a portare a termine l'anno in corso, mentre per il 2015 è ancora tutto da vedere. Un clima d'incertezza economica e istituzionale che ha portato la Provincia di Venezia, detentrice quasi del 100% delle azioni Apt, a muoversi per la messa in liquidazione dell'ente. Quindi, senza i soldi della Regione si chiude. Nel motivare lo sciopero, i lavoratori spiegano appunto che il loro obiettivo è «ripristinare i finanziamenti all'Apt da parte della Regione e definire al più presto un futuro stabile per l'ente». Con la manifestazione di questa mattina sperano di ottenere un incontro con il presidente della Regione Luca Zaia o, in alternativa, con il commissario di Venezia, Vittorio Zappalorto.
Marco Dori
