La Piazza con ogni probabilità "chiuderà" nuovamente il prossimo 13 dicembre, domenica, quando a Venezia si aprirà il Giubileo. In Basilica sono attesi oltre duemila fedeli. Non si prevedono, certo, affollamenti, ma la preoccupazione, ancora una volta, è legata al terrorismo. Venezia, con la sua Basilica, potrebbe rappresentare un simbolo della cristianità da colpire per questi fanatici. Ed ecco l'idea di chiudere in qualche modo la Piazza, anche se solo per filtrare gli accessi in una giornata speciale.
Ragionamenti in corso in queste ore, dopo quella prova generale che è stata il funerale di Valeria Solesin, alla presenza, tra gli altri, del capo dello Stato e dei rappresentanti religiosi. Tanti potenziali obiettivi. E così, per la prima volta, la Piazza è stata completamente chiusa. Solo quattro i varchi d'accesso - al Molo, al Correr, alle Mercerie e alla Paglia - tutti presidiati, così come erano controllate le altre uscite interdette. Mentre almeno 500 uomini - tra forze dell'ordine, vigili urbani, volontari - presidiavano la Piazza dove la gente era stata disposta in aree recintate, con corridoi di passaggio. Anche questa una novità per San Marco, ispirata a quel che accade a San Pietro per gli eventi del Vaticano. Un "graticolato" di recinti e corridoi, super sperimentato, utile per i controlli, ma anche per il deflusso, i soccorsi...
Un dispositivo articolato, insomma, quello sperimentato a San Marco, che ha funzionato senza intoppi, tanto che il questore Angelo Sanna aveva spiegato, a caldo, come il lavoro di questi giorni servirà da «base» per l'organizzazione dei prossimi grandi eventi. Una base da adattare, ovviamente, alle diverse situazioni. Già l'altro giorno il questore aveva sottolineato la grande compostezza delle gente arrivata in Piazza per il funerale, che non si era certo opposta ai controlli. Un clima diverso potrebbe esserci, ad esempio, a Carnevale. Di qui la necessità di studiare, di volta in volta, il piano di sicurezza migliore. Per il 13 dicembre, ad esempio, non serviranno i recinti, ma viene ritenuto utile il filtraggio degli ingressi in Piazza. Altro giorno critico allo studio, quello del volo della Colombina che, all'apertura del Carnevale, attira grandi quantità di persone. Se l'allerta resterà alta, la Piazza potrebbe tornare ad essere chiusa, con tanto di recinti.
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Ragionamenti in corso in queste ore, dopo quella prova generale che è stata il funerale di Valeria Solesin, alla presenza, tra gli altri, del capo dello Stato e dei rappresentanti religiosi. Tanti potenziali obiettivi. E così, per la prima volta, la Piazza è stata completamente chiusa. Solo quattro i varchi d'accesso - al Molo, al Correr, alle Mercerie e alla Paglia - tutti presidiati, così come erano controllate le altre uscite interdette. Mentre almeno 500 uomini - tra forze dell'ordine, vigili urbani, volontari - presidiavano la Piazza dove la gente era stata disposta in aree recintate, con corridoi di passaggio. Anche questa una novità per San Marco, ispirata a quel che accade a San Pietro per gli eventi del Vaticano. Un "graticolato" di recinti e corridoi, super sperimentato, utile per i controlli, ma anche per il deflusso, i soccorsi...
Un dispositivo articolato, insomma, quello sperimentato a San Marco, che ha funzionato senza intoppi, tanto che il questore Angelo Sanna aveva spiegato, a caldo, come il lavoro di questi giorni servirà da «base» per l'organizzazione dei prossimi grandi eventi. Una base da adattare, ovviamente, alle diverse situazioni. Già l'altro giorno il questore aveva sottolineato la grande compostezza delle gente arrivata in Piazza per il funerale, che non si era certo opposta ai controlli. Un clima diverso potrebbe esserci, ad esempio, a Carnevale. Di qui la necessità di studiare, di volta in volta, il piano di sicurezza migliore. Per il 13 dicembre, ad esempio, non serviranno i recinti, ma viene ritenuto utile il filtraggio degli ingressi in Piazza. Altro giorno critico allo studio, quello del volo della Colombina che, all'apertura del Carnevale, attira grandi quantità di persone. Se l'allerta resterà alta, la Piazza potrebbe tornare ad essere chiusa, con tanto di recinti.
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