Rialto ore 12, foto dal fronte del caos

Giovedì 17 Aprile 2014
Oggi ricorre l'ottavo mese dall'incidente che costò la vita al turista tedesco Joachim Reinhardt Vogel, e l'impressione è che le misure "emergenziali" sul traffico acqueo non abbiano sortito molti effetti. Ieri siamo tornati sul luogo del misfatto, dopo che il Comitato lavoratori navigazione di Actv aveva denunciato che gli unici cambiamenti tangibili avevano riguardato esclusivamente l'azienda pubblica, mentre il resto era rimasto immutato. Nonostante sia vero che il Comune ha portato avanti tutta una serie di misure per rendere il traffico più sicuro, il risultato ancora non si vede, forse perché i controlli non sono sufficienti.
IL PONTILE DELLA MORTE - La prima cosa che salta all'occhio è che il pontiletto del Magistrato alle Acque, che sporge per diversi metri in un punto molto stretto e viene utilizzato di rado solo per imbarcare o sbarcare qualche ospite di riguardo, è ancora al suo posto. Ieri, attorno a mezzogiorno, lo spazio di manovra è stato reso ancora più angusto a causa di un taxi ormeggiato proprio sul pontiletto perché evidentemente non c'era posto nelle cavane degli stazi comunali. Altri due metri sottratti ai vaporetti in un punto già molto difficile.
DOPPIA FILA - Un vaporetto di linea 2 passa sotto il ponte e incrocia due gondole che procedono in doppia fila sotto l'arco in pietra. Ma non era stato vietato? Se l'è chiesto anche il capitano del mezzo, lamentandosi del fatto che si è agito soprattutto su Actv (togliendo un battello l'ora) lasciando fare agli altri ciò che vogliono.
USCITA A SINISTRA - Ci sarebbe l'obbligo per le gondole di uscita a sinistra dal rio di San Salvador, ma quando non ci sono vaporetti nelle immediate vicinanze questo precetto non viene sempre osservato. E la possibilità di manovra per i mezzi più grandi si riduce di molto.
TRASPORTO MERCI - A mezzogiorno non ci dovrebbero più essere barche da trasporto al pontile della Cerva, sotto il ponte di Rialto, in realtà ce n'erano due o tre ancora in fase di lavoro.
TAXI - Ne passano tantissimi e, anche quando procedono a basssa velocità e non causano moto ondoso, costituiscono un importante elemento di confusione del traffico. Ne passano circa 800 al giorno e questo impatto non è indifferente. Dovrebbero poter passare sempre solo le barche in turno giornaliero, ma non è possibile riconoscerle tutte. Almeno fino a quando non entrerà in funzione il sistema Argos in modalità sanzionatoria, che sarà capace di distinguere tra chi potrà entrare e chi no.
LE ALTRE BARCHE - Sotto il ponte di Rialto passano barche di ogni tipo: barche da diporto a motore e a remi, i mezzi di Alilaguna, lance da noleggio e persino barche privare che effettuano servizio taxi abusivamente. Se è vero che ognuno ha il diritto di vivere e muoversi, è altrettanto vero che non è possibile che tutte le imbarcazioni di Venezia possano passare nello stesso tempo nel punto più stretto del canale.
CONTROLLI - Strano a dirsi, non è prevista una postazione fissa di controllo del traffico a Rialto, che è il punto nevralgico della città. Forse, tra le "servitù" di interesse pubblico da chiedere a Edizione Property per il Fontego sarebbe opportuno includere (se c'è ancora tempo) la possibilità di poter ospitare una pattuglia di vigili.
RIORDINO - Proprio ieri è stata pubblicata la delibera per il riordino degli spazi acquei di Rialto, che comprende la riduzione del pontile del Magistrato alle Acque e una migliore disposizione degli approdi per barche da trasporto, taxi, gondole e anche vaporetti. Questo porterà ad un indubbio "allargamento" del canale.
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