Raid contro negozianti bengalesi Riesplode la faida dei ragazzini

Giovedì 2 Aprile 2015
Sembrava una rissa fra stranieri, invece si è rivelato una sorta di regolamento di conti nell'ambito della "faida" iniziata dalla baby gang di Marghera nei confronti di alcuni negozianti di nazionalità bengalese. Stavolta sembrerebbe a parte inverse. Nel senso che le vittime, ovvero gli asiatici, si sarebbero trasformati negli aggressori avendo incrociato forse per caso due dei bulli che li hanno più volte dileggiati e affrontati. Ma potrebbe essere anche la risposta all'ennesima provocazione. Sono aspetti che dovrà chiarire la polizia, chiamata a intervenire alla Cita, l'altra sera, verso le di martedì. Siamo in via Longhena. Chi telefona alla centrale operativa della questura vede quattro stranieri che armati di bottiglie e bastoni rincorre due ragazzi che a mala pena riescono a sottrarsi a quello che appare un tentativo di pestaggio in piena regola. Quando la volante arriva sul posto non trova più nessuno, ma rintraccia i fuggitivi. Nella foga della corsa infatti, forse raggiunti e strattonati, perdono un giubbotto e due cellulari. E guarda caso non si tratta di due ragazzi qualsiasi bensì di un sedicenne e di un quattordicenne i cui nomi figurano nell'inchiesta che ha permesso alla Squadra mobile di Venezia di individuare i componenti di una gang di minorenni organizzata e determinata, arrivando alla richiesta e all'emissione di diverse misure cautelari. Ascoltati dai poliziotti i due adolescenti non avrebbero fornito elementi utili a inquadrare l'episodio che li ha visti ancora protagonisti l'altra sera.
A segnalare l'episodio anche Andrea Selva Volpi, esponente margherino di Fratelli d'Italia, che in una nota riporta di lanci di bottiglie di vetro contro vetture e passanti e commenta: «Marghera è sempre più in mano a bande di gentaglia scalmanata, balordi e poco di buono che, sentendosi impuniti, fanno il bello e il cattivo tempo. Per di più, anche le procedure relative alle espulsioni per gli irregolari sono poco efficaci. I cittadini sono giustamente allarmati, chiediamo alle istituzioni e alle forze dell'ordine il pugno di ferro con questa zavorra».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci