Rabbino e imam insieme in Piazza

Martedì 24 Novembre 2015
C'era anche il rabbino di Venezia, Rav Scialom Bahbout, ieri mattina a porgere omaggio a Valeria Solesin. Poco dopo le 11 si è avvicinato alla camera ardente a Ca' Farsetti per dare l'ultimo saluto alla vittima degli attentati terroristici. «Bisogna capire chi vuole il dialogo - ha detto - Assumendosi anche la responsabilità di ciò che si dice, perché anche ciò che proviene da alcuni musulmani potrebbe essere usato contro di loro. Il timore è che i moderati musulmani possano essere oggetto di ritorsioni da parte dei terroristi, quindi è fondamentale che il dialogo sia reale tra loro».
Le riflessioni del capo della comunità ebraica veneziana si sono quindi soffermate sull'importanza che i musulmani denuncino il terrorismo: «Ben vengano le manifestazioni anti-terrorismo, ma auspico che diventino sempre più numerose e che gli stessi moderati aiutino a individuare i sospettati. Se hanno il sentore che qualcuno possa agire in modo strano, che lo dicano».
La denuncia come presa di distanza, quindi, per il rabbino, da parte di chi adotta un culto religioso, contro chi in nome dello stesso dio invece uccide. Rav Scialom Bahbout conosce Alberto, il padre di Valeria, come dirigente scolastico, dato che l'istituto comprensivo diretto da Solesin è frequentato anche da alcuni appartenenti alla sua comunità. E la frase dedicata alla famiglia è tanto semplice quanto efficace: «Valeria sarà per sempre presente e legata al fascio dei vivi. La sua morte servirà per capire cosa è giusto e cosa no».
Il rabbino ha condannato aspramente i fatti di Parigi: «Tra le sette leggi fondamentali c'è l'obbligo di non versare sangue innocente, non c'è giustificazione per quanto successo, l'assassinio di per sè è contro ogni logica, se violento poi, ancora meno».
Prima di entrare in camera ardente il rabbino ha confermato la sua presenza al funerale civile in Piazza San Marco. Mentre nella serata di ieri ha riunito il consiglio per decidere cosa la comunità ebraica potrà fare per commemorare Valeria.
Anche il presidente della Comunità islamica di Venezia, Mohammed Amin Al Adhab, ha confermato la sua partecipazione insieme all'imam Hamad Mohamad. «Ci saremo - dice Al Adhab - per condividere il dolore della città, di tutta la comunità e di tutte le religioni. Per stare insieme per stare uniti. Faremo una preghiera con tutto il cuore che Dio aiuti la famiglia a sopportare questo grande dolore che non è solo loro, ma è di tutta la città e anche nostro».
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