VENEZIA - Rapper, poeti sperimentatori, cantautori, artisti visivi, musicisti digitali e compositori culinari. Saranno loro i protagonisti dell'innovativo festival autunnale "Andata e Ritorno 2.0", che oggi venerdì (inaugurazione ore 18.30) e sabato animerà lo spazio dell'Incubatore Herion dell'Università Cà Foscari (Giudecca 624/625). Non aspettatevi però da questo evento - curato dal collettivo artistico Blare Out in collaborazione con M.a.c.lab. - semplicemente poeti che leggono, musicisti che suonano e spettatori che ascoltano. La chiave di lettura delle due giornate, infatti, sarà la contaminazione. Tiziana Cera Rosco, ad esempio, con il musicista Andrea Serrapiglio andrà a trascendere il confine tra lettura e performance artistica. Il rapper cantautore Dutch Nazari sgretolerà il confine tra poesia e musica. Dome Bulfaro si porrà in equilibrio tra versi in italiano e dialetto milanese. Laura Wihlborg, performer di punta della scena svedese, presenterà un percorso di ricerca translinguistico. Si passerà dalle sonorità soavi della cantautrice, violoncellista e pianista Eleuteria Arena al suono trascinante del didgeridoo d'autore di Francesco Gibaldi (foto) e Achille Zoni. Inoltre, Blare Out proporrà "Uanmensciò", performance poetico-musicale sperimentale e irriverente di Alessandro Burbank, in collaborazione con David Angeli e Vincenzo Tosetto della compagnia teatrale veneziana "Accadueò". Ma l'obiettivo del festival non sarà arte ed intrattenimento fine a sè stessi: secondo il professor Fabrizio Panozzo, direttore del Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura dell'Università Cà Foscari, questo nuovo appuntamento all'Herion vuole anche «far riflettere sulle somiglianze tra impresa artistica ed impresa economica». Aprendo opportunità culturali e creative proprio in un luogo, l'incubatore, simbolo di ricerca, progettazione, innovazione, ora sfruttabile grazie a una recente convenzione stipulata con il Comune di Venezia e la Camera di Commercio.
Elena Ferrarese
Elena Ferrarese
