Poste, nuovo centro di distribuzione

Mercoledì 16 Aprile 2014
È già attivo da metà marzo, ma solo ieri è stato presentato ufficialmente alla cittadinanza il nuovo Centro di distribuzione di Venezia, l'ufficio realizzato al Tronchetto da Poste Italiane per i 54 portalettere che quotidianamente consegnano 35mila lettere e pacchi a Santa Croce, San Marco, Cannaregio, Dorsoduro, Castello, Giudecca, San Polo, Murano e Burano.
Il nuovo centro, collocato all'interno del centro direzionale "Tronchetto Due", mette a disposizione dei portalettere un'area di lavoro di circa 1.200 metri quadrati, impegnando 90 persone, tra portalettere, addetti allo smistamento e personale dello staff. Un sospiro di sollievo per gli abitanti di Calle Racchetta a Cannaregio, dove era collocata la vecchia sede, che da tre anni chiedevano a gran voce lo spostamento del servizio per i disagi e i continui rumori che creava.
Molta soddisfazione perciò nei volti dell'assessore comunale Ugo Bergamo, del responsabile Nordest di Poste Italiane - Servizi Postali Fabio Cicuto, della responsabile delle province di Venezia e Rovigo Monica Benetti e del direttore della struttura Eddo Barlese. Presente anche il direttore generale di Actv, Nicola Cattozzo, con cui Poste ha programmato il servizio dei portalettere, in modo da riuscire a servire la città e le isole senza creare problemi di intasamento nei mezzi Actv: i postini infatti partono dal Tronchetto a scaglioni, a partire dalle 7.50 con direzione Murano e Burano. «Una criticità come quella causata dal centro di Cannaregio si è rivelata una opportunità - ha detto Bergamo - la struttura ha trovato una soluzione ottimale per un servizio efficiente e moderno». «Abbiamo puntato molto sulla innovazione - ha spiegato Cicuto - oltre ai carrelli ergonomici i postini utilizzano ora palmari e Pos per i pagamenti. È infatti possibile pagare bollettini di conto corrente direttamente al portalettere o spedire raccomandate direttamente da casa. Inoltre per gli spostamenti nell'area del Tronchetto verrà utilizzato un quadriciclo elettrico Freeduck».
Daniela Ghio