Pesca, un intero sistema al collasso

Mercoledì 1 Aprile 2015
Tra le aziende in crisi per la batosta degli sgravi, ci sono anche un cinquantina di cooperative chioggiotte della pesca che rischiano seriamente la chiusura. Si parla infatti della restituzione di circa 5 milioni di euro più gli interessi.
Ieri, nella delegazione che ha incontrato il prefetto Cuttaia, c'era anche il sindaco Giuseppe Casson. «Abbiamo riscontrato - afferma il primo cittadino - una grande disponibilità da parte del Prefetto nel corso dell'incontro con i titolari delle 162 imprese lagunari coinvolte nella vicenda. Per la nostra città il tutto si tradurrebbe nella morte del sistema cooperativistico lagunare della pesca, dalla cui sopravvivenza deriva la stessa sussistenza del comparto ittico, di sicura rilevanza nazionale. Il prefetto ha elaborato, di concerto con il sottoscritto e con i rappresentati principali delle imprese interessate, un documento da inviare al Governo, dove si è chiede di affrontare la questione con urgenza e attenzione. Si è chiesto anche all'Inps di attendere gli esiti della definitiva sentenza del Consiglio di Stato (che dovrebbe giungere entro la metà di giugno) prima di attivare eventuali procedure esecutive, che si confida possano essere comunque evitate alla radice in forza di un auspicabile provvedimento di fonte governativa che metta fine, in positivo, a questa paradossale vicenda».
Alberto Corrieri, direttore di Coopesca è giustamente preoccupato: «Se non si arriva a una soluzione le cooperative chiudono - afferma - l'incontro con il Prefetto è andato bene, ma se il Governo non farà qualche mossa l'Inps andrà avanti per la sua strada».
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