La grandinata, il maltempo, le onde e la forte corrente di lunedì sera hanno fatto rischiare grosso ad un vigile del fuoco.
Verso le 22 l'imbarcazione «Lira», con tre persone a bordo, ha improvvisamente perso l'elica mentre percorreva il Canale della Giudecca e si è trovata dinnanzi alla forza dirompente del mare, che l'ha portata verso riva. Contestualmente il ristorante Do Mori, alla Palanca, stava chiudendo e il personale era sull'uscio per osservare la straordinaria grandinata, quando Mario Frollo, un cameriere, ha sentito un rumore sordo e si è accorto che qualcosa non andava.
«Ho visto una barca che stava giungendo verso i pali della luce - racconta Mario - mentre le onde superavano il pontile». I marinai hanno attutito il colpo, ma il natante si è girato su se stesso, sistemandosi tra pali e pontile. Tutto ok, se non fosse che l'acqua stava spingendo la barca sopra la fondamenta e così Mario è corso in loro aiuto.
Una volta ormeggiata l'imbarcazione, sono arrivate due imbarcazioni dei pompieri e una ha definitivamente legato la barca con una cima. Forse a causa del vento la Lira ha fatto da vela e i vigili del fuoco hanno dovuto accelerare per colmare il lasco. Con il contraccolpo un pompiere è finito in acqua, a circa 20 metri dal pontile.
Due camerieri si sono precipitati verso il pontile della Palanca ed hanno aiutato i vigili del fuoco nel soccorso del collega caduto in acqua, facendo luce con le torce fino a quando l'uomo non è riuscito a raggiungere la scaletta nel pontile e salvarsi nuotando contro la corrente e vestito di tutto punto. «Perché nei pontili non si trovano più i salvagente? E se fosse capitato ad una persona non addestrata alle emergenze?», si è chiesto a fine avventura Frollo.
Infine vanno segnalati anche problemi per Veritas che, a causa dell'acqua caduta nelle barche, da dover gestire e smaltire come rifiuto, ieri non è riuscita a compiere le operazioni per la differenziata in tutta la città.
© riproduzione riservata
Verso le 22 l'imbarcazione «Lira», con tre persone a bordo, ha improvvisamente perso l'elica mentre percorreva il Canale della Giudecca e si è trovata dinnanzi alla forza dirompente del mare, che l'ha portata verso riva. Contestualmente il ristorante Do Mori, alla Palanca, stava chiudendo e il personale era sull'uscio per osservare la straordinaria grandinata, quando Mario Frollo, un cameriere, ha sentito un rumore sordo e si è accorto che qualcosa non andava.
«Ho visto una barca che stava giungendo verso i pali della luce - racconta Mario - mentre le onde superavano il pontile». I marinai hanno attutito il colpo, ma il natante si è girato su se stesso, sistemandosi tra pali e pontile. Tutto ok, se non fosse che l'acqua stava spingendo la barca sopra la fondamenta e così Mario è corso in loro aiuto.
Una volta ormeggiata l'imbarcazione, sono arrivate due imbarcazioni dei pompieri e una ha definitivamente legato la barca con una cima. Forse a causa del vento la Lira ha fatto da vela e i vigili del fuoco hanno dovuto accelerare per colmare il lasco. Con il contraccolpo un pompiere è finito in acqua, a circa 20 metri dal pontile.
Due camerieri si sono precipitati verso il pontile della Palanca ed hanno aiutato i vigili del fuoco nel soccorso del collega caduto in acqua, facendo luce con le torce fino a quando l'uomo non è riuscito a raggiungere la scaletta nel pontile e salvarsi nuotando contro la corrente e vestito di tutto punto. «Perché nei pontili non si trovano più i salvagente? E se fosse capitato ad una persona non addestrata alle emergenze?», si è chiesto a fine avventura Frollo.
Infine vanno segnalati anche problemi per Veritas che, a causa dell'acqua caduta nelle barche, da dover gestire e smaltire come rifiuto, ieri non è riuscita a compiere le operazioni per la differenziata in tutta la città.
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