Natale a Venezia è sacro e non ci saranno retromarce come quella del vescovo

Lunedì 14 Dicembre 2015
Natale a Venezia è sacro e non ci saranno retromarce come quella del vescovo di Padova, Claudio Cipolla, il quale in televisione si è detto disposto a rinunciare anche alle nostre tradizioni pur di mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne.
Il sindaco Luigi Brugnaro non intende essere chiamato in parola, ma poi non resiste: «Da noi queste polemiche non ci sono. Si canta tutti assieme le nostre canzoni tradizionali di Natale. Si fa il presepe, averne tanti, che è uno dei momenti più belli per i nostri bambini. Ritengo - dice - siano polemiche francamente ridicole. Non prendo neanche in considerazione la cosa. Natale per me è la nascita di Gesù bambino. Punto: non c'è proprio discussione».
Mentre il Patriarcato si cela dietro un imbarazzato silenzio, il sindaco non ha problemi a contestare il verbo del prelato di Padova (di fresca nomina).
«Forse il vescovo - risponde - voleva dire un'altra cosa. Se la pace e la fratellanza vuol dire neanche più riconoscermi in casa mia che faccio, sposto il divano, cambio il salotto perché dà fastidio al vicino di casa? Se tu vieni a casa mia, ti siedi dove dico io e cerchi anche di non sporcarmi il divano. Non esiste proprio».
Una risposta logica, anche perché il sindaco ha sempre detto di voler puntare molto sul Natale in città e di rivitalizzarlo come non era mai stato fatto in precedenza. I particolari del Natale veneziano saranno svelati solamente oggi, ma alcune cose si possono notare. La prima è la spesa per illuminare tante strade della città, sia Venezia che la terraferma, mentre finora l'iniziativa era lasciata solo ai commercianti che facevano colletta.
«Abbiamo messo da parte 75mila euro - spiega - non sarà molto ma è pur sempre qualcosa. Ma soprattutto, oltre ad illuminare le strade ci saranno i mercatini e porteremo la Fenice tra i cittadini, nel senso che gli artisti del teatro si esibiranno nel pomeriggio, nelle ore in cui le famiglie escono. Si tratta di riuscire a creare un posto più bello e sicuro. Sul sicuro i 107 uomini in più in arrivo dalle forze dell'ordine parlano chiaro. Le luci, le musiche e i canti natalizi renderanno tutto più bello e piacevole. Venezia - ha concluso - sta tornando al centro dell'attenzione e non è un caso. Bisogna mettersi a lavorare sodo e i risultati arrivano».
Il senso è riprendere lo spirito natalizio che in città era lasciato all'iniziativa dei singoli e spesso anche ostacolata, ammonendo o sanzionando chi piazzava le decorazioni natalizie fuori dai negozi.
Ora, invece, l'assessorato al Commercio ha annunciato che molte iniziative che comportano l'occupazione temporanea di suolo pubblico sotto le Feste e che abbiano un senso saranno agevolate e non più ostacolate.
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