Marco Polo, quel contrasto sulle aree Aeroterminal

Mercoledì 17 Dicembre 2014
(M.F.) Altolà del Comune alla volontà di Save, rappresentata dal Masterplan 2021 per l'aeroporto Marco Polo. Ieri il commissario, con i poteri del Consiglio comunale, ha approvato la delibera con le osservazioni al piano, in questo momento all'attenzione della Commissione nazionale per la valutazione di impatto ambientale (Via). Quella forse più importante riguarda la sostenuta incompatibilità, per gli uffici del Comune, del Masterplan con gli strumenti urbanistici in vigore, a cominciare dal Pat che è stato da poco definitivamente approvato dopo una lunga gestazione. Il nodo riguarda l'area attualmente di proprietà del fallimento Aeroterminal che l'amministrazione nella sua pianificazione ha previsto come un terminal di interscambio terra-acqua con parcheggi al servizio soprattutto della città e delle isole. Save, invece, ha compreso l'area all'interno del suo piano di sviluppo, probabilmente come sito in cui realizzare i 3mila 900 parcheggi supplementari previsti dal Masterplan.
La relazione con le osservazioni, predisposta da un gruppo di lavoro formato da tutti gli uffici competenti in materia, dall'Ambiente all'Urbanistica, è di una cinquantina di pagine e oggi sarà depositata presso il Ministero dell'Ambiente.
Altre osservazioni riguardano temi già trattati come un'attenzione alla valutazione dell'incremento dei gas di scarico rilasciati nell'atmosfera. Oppure, la richiesta di valutare l'impatto relativo al traffico supplementare non solo con riferimento ai centri abitati in prossimità dell'aeroporto, ma anche in riferimento all'habitat laguna, tutelato da normative internazionali. E poi, si chiede di valutare l'impatto dell'espansione aeroportuale sul sistema dei trasporti della zona, sia di terra che di acqua in termini soprattutto di incremento del moto ondoso, già forte sul canale di Tessera a causa dell'intenso e veloce passaggio di motoscafi. Infine, si chiede di precisare il rapporto tra il Masterplan e il Piano nazionale aeroporti.
«Perché non si fa riferimento Piano di sviluppo per il 2030? - ha chiesto un residente intervenendo alla riunione - questo è già stato recepito dall'Enac e va molto oltre i piani del 2021, a cominciare con la previsione di una quarta pista, con un'espansione aeriportuale anche al di fuori del Comune e fino a Quarto d'Altino».
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