Era stata convocata per la Coppa del mondo di arrampicata paraclimb solo due settimane fa, dopo che si allenava da pochi mesi. E alla prima tappa, lo scorso fine settimana, a Imst, in Austria, si è guadagnata il secondo posto. Una grande soddisfazione per Lucia Capovilla, 22 anni, di Sant'Elena, che quelle parete verticali le sale senza l'avambraccio destro. Una conferam in più per questa ragazza che non molla mai, laureanda in infermeria, grande appassionata di sport. Già da ragazzina, alle medie, aveva provato l'arrampicata sportiva, ma poi aveva fatto altro. La passione è riscoppiata all'inizio di quest'anno, complice l'incontro con Venezia verticale, l'associazione di Sant'Alvise che da sempre promuove l'arrampicata sportiva per tutti.
Seguita dal presidente Paolo Gervasutti e dal giovane allenatore Michele Marcolla, Lucia ha bruciato le tappe. Dotata di un istinto naturale per scalare le pareti a tutta velocità, nei mesi scorsi si era guadagnata un primo e un secondo posto alla coppa Italia paraclim, che le hanno aperto le porte del mondiale. Prossima tappa il 10 luglio, a Chamonix. Nella felicità per questo primo traguardo, a Venezia Verticale resta l'amarezza di non avere ancora una struttura dove far allenare degnamente la sua atleta e tutti gli appassionati.
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Seguita dal presidente Paolo Gervasutti e dal giovane allenatore Michele Marcolla, Lucia ha bruciato le tappe. Dotata di un istinto naturale per scalare le pareti a tutta velocità, nei mesi scorsi si era guadagnata un primo e un secondo posto alla coppa Italia paraclim, che le hanno aperto le porte del mondiale. Prossima tappa il 10 luglio, a Chamonix. Nella felicità per questo primo traguardo, a Venezia Verticale resta l'amarezza di non avere ancora una struttura dove far allenare degnamente la sua atleta e tutti gli appassionati.
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