Le tolgono i 3 figli, madre disperata: «Ridatemeli»

Martedì 25 Febbraio 2014
CEGGIA - «Ridatemi i miei figli». Un appello fatto con il cuore, quello di una mamma cui sono stati tolti i tre figli: per i servizi sociali, la sua condizione è tale da non meritare la patria potestà. «Ma io lavoro, ho una casa, amo i miei figli - si difende - e in questa vicenda sono io la vittima». La donna ha 37 anni e da sette anni ha un lavoro a tempo indeterminato nell'ambito delle pulizie degli uffici postali. Laura, usiamo questo nome per la tutela dei tre figli, rispettivamente di 18, 9 e 6 anni, viene da un percorso di vita che l'ha presa sempre a schiaffi. Anche nel senso letterale del termine. «Mi sono rivolta ai servizi sociali dell'Asl 10 - ricorda - nel 2009 per una situazione familiare molto pesante. Mio marito mi picchiava e faceva così anche con i figli, cosa che durava da anni. Mi hanno aiutato, concedendomi un appartamento a San Donà che veniva pagato dal Comune. Quindi sono ritornata nella mia casa a Ceggia: il giudice me l'ha ridata dopo la separazione e quasi subito mi hanno portato via i bambini, dicendo che non era adeguata per loro, sporca, con muffa e isolata: tutto questo non era vero». Per Laura è stata commessa una grande ingiustizia da parte di chi ha deciso di giudicare in modo negativo la sua situazione. «La mia casa è accogliete e adatta ai figli, io sono sempre andata alle riunioni degli assistenti sociali, rispetto gli orari che mi hanno dato per vedere i miei figli, ho un lavoro e ho una vita regolare: perché non me li ridanno?». Di recente anche la sua ultima richiesta è stata respinta dal Tribunale. (F.Cib.)(((cibinf)))