Le coop sociali: «Salvare l'assistenza ai deboli»

Venerdì 1 Agosto 2014
Un appello al commissario Zappalorto a salvaguardare l'assistenza per non penalizzare le fasce deboli. Lo rivolgono, con una lettera, le associazioni della cooperazione sociale veneziana aderenti a Federsolidarietà Venezia Confcooperative, Legacoop e Caritas veneziana. Più precisamente l'appello chiede «che il sostegno alle politiche sociali del territorio nella logica della continuità possa tramutarsi in provvedimenti economici di sostegno alle fasce più deboli e svantaggiate». Le associazioni domandano inoltre un incontro prima dell'approvazione del bilancio «in occasione del quale potersi confrontare e creare prospettive in modo condiviso e di rete, con l'auspicio che tra le priorità che la città merita ci sia il “sociale”».
Nella situazione di difficoltà che il Comune di Venezia sta passando a causa dei noti fatti che hanno determinato la fine della giunta Orsoni, poco si è parlato della ricaduta sulle politiche di welfare che questo significa.
«La presenza degli operatori sociali sul territorio del Comune - spiega la lettera - ha permesso di alleggerire alcune tensioni sociali, permettendo di migliorare il benessere della città. Questo si è realizzato anche grazie alla radicata presenza e collaborazione fornita dalla cooperazione sociale, che ha rappresentato stimolo e operatività sul territorio per fronteggiare situazioni di difficoltà di singoli cittadini e famiglie».

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