Le categorie deluse: «Tutto da rifare»

Sabato 3 Ottobre 2015
C'è chi se lo aspettava e, da giorni, profetizzava l'uscita dalla giunta di Rossana Pavan. «Le voci circolavano», ma nessuno avrebbe ipotizzato un'uscita soft "in attesa di trovare la persona giusta per la sostituzione". Ed è questo che sembra preoccupare di più le categorie perché, dopo tre mesi di difficile rodaggio, con il prossimo assessore si dovrà ricominciare tutto daccapo.
«L'assessore Pavan lascia perché dice di aver trovato una situazione complicata? Questo è il Comune di Venezia e non un paesino di campagna - attacca Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti -. Le questioni aperte sono tantissime e, a a distanza di tre mesi dall'insediamento, non si era affrontato praticamente nulla, tranne quelle decisioni unilaterali dall'alto che hanno svuotato le piazze. Tutto viene demandato alle decisioni del sindaco, in una città drammaticamente in ritardo rispetto ai cambiamenti di cui ha bisogno. Ci aspettiamo che Brugnaro prenda almeno in mano la programmazione per il Natale, ma ufficialmente non abbiamo nulla in mano. Apprendiamo tutto dai giornali».
Claudio Scarpa, direttore degli albergatori dell'Ava, conferma i ritardi del Comune. «Per questo - aggiunge - sono dispiaciuto dell'uscita dell'assessora Pavan che avevo incontrato e che mi sembrava una persona di grande competenza. Avevamo chiesto un incontro sui plateatici che, a questo punto, immagino che salterà. Un assessore "a termine" non può prendere le decisioni che questa città ha bisogno, e mi auguro che il prossimo rimanga in carica fino alla fine del mandato».
I "mal di pancia" delle categorie ci sono eccome. «E aggiungete pure anche il nostro - interviene Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato Venezia -. Comprendiamo le ragioni personali importanti che l'avranno portata a gettare la spugna, ciononostante si crea un ulteriore problema che va risolto quanto prima. Eravamo già in attesa di un incontro con l'assessore Pavan, come attendiamo quello con il sindaco Brugnaro che ci auguriamo abbia la massima attenzione per non frenare l'attività di Giunta che, per quanto concerne la città storica, mi sembra abbia peccato di un "eccesso di cautela"». De Checchi ricorda che sul piatto ci sono il problema dei plateatici («dati solo a bar e ristoranti e non alle altre categorie») e la legge che obbliga le attività che subentrano ad altre a garantire subito l'agibilità dei locali («mortale per Venezia»).
Roberto Magliocco
, presidente di Confcommercio Venezia, è cauto: «Sono passati solo tre mesi dall'insediamento della nuova giunta, pertanto non possiamo rilasciare un commento specifico sull'operato della Pavan. Non c'era stato ancora modo di confrontarci, proposito che rinviamo con chi prenderà il suo posto». Ernesto Pancin, segretario Aepe (pubblici esercizi), tiene aperta una linea di credito con Brugnaro: «Sono "infortuni" che possono capitare quando si valuta male l'impegno che si va ad assumere. Fare l'assessore in una città come Venezia non è una passeggiata e sono certo che il sindaco troverà una valida sostituta per rilanciare un settore fondamentale per questa città».
Ottimismo che, però, non arriva fino in terraferma. «Siamo preoccupati, molto preoccupati - conferma Doriano Calzavara, presidente di Ascom Confcommercio Mestre -. Aspettavamo di essere convocati per programmare il Natale in piazza Ferretto, invece ora, senza assessore, tutto si complica di molto. Questa "vacatio" aggrava ancor più una situazione già difficile per lo stop imposto ai mercatini nel cuore di Mestre. Ho la brutta sensazione che il prossimo Natale la piazza resterà vuota».
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