CAVALLINO-TREPORTI - Parte dal litorale e si estende ai comuni della terraferma la battaglia contro gli aumenti Actv. È l'azione avviata dalla lista civica "Cavallino-Treporti" che nei giorni scorsi dopo aver sollevato per prima il caso, ora ha deciso di coalizzarsi con i comitati dei pendolari e avviare delle azioni comuni. La questione è sempre legata alla delibera approvata lo scorso maggio dal Commissario e che stabilisce che l'intero ricavato, ovvero 15,4 milioni di euro che l'azienda incasserà tra il 2015 e il 2016, finirà interamente nelle casse comunali. Da ciò l'iniziativa avviata dalla lista civica che ora ha deciso di muoversi su più fronti per far sì che la protesta risulti più ampia, efficace e con l'obiettivo: il ritiro del provvedimento. «Lo riteniamo scorretto e ingiustamente penalizzante per i cittadini - attacca il capogruppo della lista, Angelo Zanella - negli ultimi giorni ci siamo consultati con i rappresentanti del Comitato Utenti della Riviera del Brenta che a sua volta è in contatto con analoghi gruppi di Martellago, Camponogara e di Salzano mentre altri verranno costituiti a breve. Stiamo lavorando per incontrarci nei prossimi giorni e per concordare insieme quali iniziative promuovere a tutela degli utenti. Mano a mano che la gente capisce quale ingiustizia sia stata commessa dal Comune di Venezia non solo nei confronti dei propri cittadini, ma ancor più nei confronti dei cittadini di altri comuni, emerge una sempre più forte volontà di reagire». Soprattutto negli ultimi giorni visto che gli utenti, rinnovando i loro abbonamenti, hanno toccato con mani i vari aumenti che in alcuni casi hanno addirittura superato il 20%. Per lo stesso motivo la lista «Cavallino-Treporti» sta continuando anche l'azione più istituzionale e legata alla volontà di presentare un ricorso contro il provvedimento stesso. «Stiamo inviando ai gruppi consiliari dei comuni interessati una bozza di ordine del giorno sulla falsariga di quello che abbiamo presentato a Cavallino-Treporti - conclude Zanella - e che dovremmo discutere in Consiglio il 14 luglio. Vogliamo così sensibilizzare da subito le forze politiche su questo tema e confidare che, oltre al nostro Comune, anche altri facciano sentire ufficialmente la loro voce».
Giuseppe Babbo
© riproduzione riservata
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