La grandinata lascia il segno

Mercoledì 24 Settembre 2014
Quella di lunedì sera è stata una grandinata davvero violenta ed ora è iniziato il conto dei danni sia in centro storico sia in diverse aree agricole.
CAVALLINO

Problemi al territorio investito da due potenti nubifragi soprattutto nella zona di Punta Sabbioni dove ci sono stati danni all'AgriCampeggio «Mose» e al camping Marina di Venezia. Nella stessa zona diversi problemi si sono registrati anche nelle aziende agricole, colpite a breve distanza da due violente grandinate. La prima è avvenuta domenica notte poco dopo la tromba d'aria e la seconda lunedì sera. I danni maggiori si sono registrati nelle coltivazioni in campo aperto, mentre un'azienda si è ritrovata con una serra schiacciata. «Stiamo facendo le stime dei danni - è stato spiegato dalla segreteria locale della Coldiretti - oltre al caso specifico della serra, le conseguenze peggiori sono per le coltivazioni a campo aperto e in particolare per quelle delle zucchine. Dovrebbero salvarsi quelle dei cavoli». In questo senso saranno fondamentali le condizioni meteo dei prossimi giorni. Durante la grandinata di lunedì sera, disagi si sono poi registrati al terminal di Punta Sabbioni e in particolare con la motonave delle 21: chi scendeva dall'imbarcazione ha cercato riparo all'interno dell'imbarcadero rendendo difficoltoso il passaggio a chi doveva invece salire. Per questo c'è stato anche chi è rimasto a terra, tra le inevitabili proteste. Non si sono poi placate le proteste sul fronte dei black-out: «Le aziende hanno subito danni ingenti per il danneggiamento delle schede elettriche - ha detto Mauro Nardin, presidente del comitato attività produttive di Cà Savio - è una situazione che si ripresenta ogni mese».
VENEZIA

Problemi per il maltempo non sono mancati in centro storico dove la grandinata ha dato vita ad un paesaggio di montagna. I vigili del fuoco sono interventi in varie zona della città per cornicioni pericolanti, cadute di intonaco, infiltrazioni e per bricole spezzate. Tra i più colpiti dal maltempo c'è anche il negozio dell'antiquario Pietro Scarpa, a due passi dall'Accademia. La pioggia, probabilmente in seguito al cattivo funzionamento di una grondaia, è velocemente filtrata all'interno provocando danni ad alcuni quadri. «Sono state interessate 25 opere - commentano i figli di Scarpa - tra piccoli disegni (uno è del Tiepolo) e dipinti più grandi. Si tratta di un danno rilevate abbiamo già contattato il restauratore. Davvero non ci voleva».
LIDO

Alberi caduti in strada come birilli e viabilità bloccata, infine, anche in lungomare D'Annunzio. L'isola letteralmente tagliata in due, a causa delle forti raffiche di vento che hanno abbattuto una decina di alberi, bloccando strada e creando disagi alla circolazione stradale. Un grosso albero è crollato all'altezza di piazzale Bucintoro: vigili del fuoco, polizia municipale, e volontari della Protezione civile sono rimasti al lavoro per oltre due ore e mezza, per segare a pezzi e rimuovere il tronco. L'albero ha invaso entrambe le corsie di marcia. Un altro albero, anche questo di notevoli dimensioni, ha invece interrotto la normale viabilità al ponte di San Nicolò. Le forze dell'ordine sono state supportate da tre squadre di volontari di Protezione Civile: due a Pellestrina (appartenenti al Gruppo comunale di Pellestrina San Pietro in Volta) e una al Lido (appartenente al Nucleo protezione Civile del Lido di Venezia). Un terzo albero è caduto nella zona della caserma dei carabinieri. Decine le auto, posteggiate in sosta, e danneggiate dalla caduta dei rami. Allagato anche il cantiere in piazzale Santa Maria Elisabetta. Ai volontari è arrivato l'elogio e il ringraziamento ai volontari e forze dell'ordine del commissario Zappalorto.
(ha collaborato

Lorenzo Mayer)

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