L'atroce destino di Mauro: era il suo ultimo giorno di lavoro Francesco doveva essere a riposo

Mercoledì 30 Luglio 2014
Due vite unite da un tragico destino di morte. Mauro Camerotto, 47enne di Varago, era al suo ultimo giorno di lavoro e l'aveva ormai terminato. «Mancavano appena 200 metri di pulizia - rivelano dalla De Zottis di Breda - poi avrebbe finito». Non solo con quel cantiere lungo il Passante di Mestre, ma proprio con la manutenzione delle aree verdi lungo le autostrade. Mauro, infatti, era un ingegnere meccanico, laureatosi ad Ancona, che aveva iniziato quell'attività solamente per non restare con le mani in mano dopo essersi ritrovato disoccupato. E proprio qualche ora prima del tragico scontro di ieri pomeriggio aveva avvisato il suo titolare e amico, Vanni, che aveva trovato un altro posto di lavoro dove andare a fare quello che gli piaceva e quello per cui aveva studiato. «Pensavo di dargli umano mano facendolo lavorare finché non avesse trovato qualcos'altro - spiega sconsolato il titolare - invece è andata in questo modo: adesso c'è una perdita enorme». Il Tir che l'ha travolto l'ha strappato alla vita e a sua moglie Simonetta.
Un tremendo destino condiviso con Francesco Villaci, 29enne di Breda di Piave impegnato ieri assieme a Mauro nello stesso tratto del Passante di Mestre. Lui lavorava praticamente da sempre alla De Zottis di Breda. Anche se ieri in quel cantiere non avrebbe dovuto esserci: aveva infatti sostituito un collega, che gli aveva chiesto di scambiarsi il turno di lavoro.
I quaranta dipendenti della ditta lo conoscevano molto bene. Aveva sposato una ragazza di Saletto, figlia di Sandro Zaniol, e da appena due anni era diventato padre per la prima volta. «Era giovane e molto volenteroso - lo ricordano in azienda - sempre pronto e disponibile». Tanto che, a quanto pare, ieri avrebbe potuto non trovarsi a lavorare in autostrada. Negli ultimi, infatti, giorni stava pensando di prendersi un periodo di ferie. Per staccare la spina e godersi la sua piccola. Poi, però, i piani sono improvvisamente cambiati. Come capita spesso quando una famiglia programma qualcosa. Soprattutto quando ci sono dei bambini. E nessuno poteva sapere che il turno di lavoro di ieri pomeriggio tra Spinea e Dolo avrebbe spento per sempre il suo sorriso.
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