Johnny Depp "salva" Palazzina Grassi

Sabato 18 Aprile 2015
Era sufficiente dimostrare che l'albergo fosse aperto nel 2009 o anche nei primi mesi del 2010 perché il presunto abuso edilizio che si sarebbe fatto nella ristrutturazione di Palazzina Grassi fosse estinto per intervenuta prescrizione. Ieri, di fronte al giudice Sara Natto, l'avvocato difensore della proprietà, Marco Vassallo ha esibito tutta una serie di documenti per evidenziare l'apertura dell'albergo in quel periodo. Tra questi, anche le fatture per l'ospitalità all'attore Johnny Depp, rimasto alcuni mesi in città durante le riprese del film "The tourist", del 2010 e alcune ricevute risalenti a fine 2009. Imputati nel processo sono Michele Carrano (avv. Franco Zambelli), Lucien Jacques Balot Hervé e Vincenzo Caltagirone (avv. Vassallo), Arnaldo Moni Bidin (avv. Mario Testa), Andrea e Gianluca Porro (avv. Manuel Perga).
I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 2009 e il 2010, come precisa il capo di imputazione. L'accusa nei confronti di rappresentanti di proprietà, imprese e direttori dei lavori è di presunti abusi avvenuti durante il cambio di destinazione d'uso dell'edificio: ristrutturato per diventare appartamenti, in realtà fu trasformato in albergo. Un albergo di lusso e unico nel suo genere a Venezia, con gli interni disegnati da Philippe Starck. Dalla sua apertura è diventato uno dei i luoghi più glamour della città, ritrovo di attori e centro di feste esclusive durante le manifestazioni della Biennale.
In un'udienza precedente, un architetto della Soprintendenza aveva confermato come le difformità inizialmente emerse erano state tutte sanate nel 2012. Ma il nodo vero del processo è che la trasformazione in albergo si è conclusa - stando anche alle fatture - al 2009 e che i cinque anni sono dunque trascorsi e la prescrizione dovrebbe essere accertata.
Il Pm ha ritenuto evidentemente la documentazione prodotta non sufficiente per provare l'intervenuta prescrizione e ha chiesto 6 mesi di arresto e 6mila euro di multa per tutti gli imputati e il giudice ha rinviato l'udienza al 19 giugno per eventuali repliche e la sentenza.
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