A Venezia, si sa, ogni giorno arrivano migliaia di turisti. Ma quanti esattamente? E, soprattutto, da quale "porta" entrano? Se lo chiede anche Confindustria Venezia, che ha in progetto di sviscerare le statistiche sugli ingressi in città per ottimizzare e migliorare l'offerta turistica delle aziende. Si tratta in buona sostanza di mettere insieme i dati sui flussi turistici raccolti dalle imprese associate del settore e in particolar modo dalle aziende che più hanno a che fare con i turisti, quindi porto e aeroporto, ma anche trasporto pubblico. Sulla base del protocollo firmato ieri, Confindustria Venezia, Aeroporto di Venezia, Venezia Terminal Passeggeri e Vela con Res-str Global e TrustYou hanno messo a punto uno nuovo strumento di tourism market intelligence sulla destinazione Venezia.
Un progetto ambizioso e dal chiaro piglio commerciale, che nelle intenzioni ricorda un'altra iniziativa, il "Venice Project Center" (www.veniceprojectcenter.org) avviato già 25 anni fa dal docente e ricercatore veneziano Fabio Carrera. Ieri ad esempio, sul portale, si poteva leggere che dalle "porte di Venezia" erano entrati in città quasi 40mila persone. Chi con l'auto (1,5 mila), chi con il treno (14mila), chi in aereo (6mila) o via nave (altri 6mila).
Confindustria cercherà di sgrezzare i dati statistici per ricavarne informazioni preziose per le strategie turistiche. L'obiettivo è quello di arrivare ad una mappatura puntuale degli accessi presso le varie strutture, nonché dell'utilizzo dei servizi ad esse connessi. In particolare saranno analizzate e rese note nel tempo importanti valutazioni oggettive su tutti i servizi utilizzati dal turista al fine di «misurare» e quindi incrementare offerte di maggior valore aggiunto. Alla fine verrà realizzato un report pubblico, da dare alla stampa e agli addetti ai lavori. In questo modo, spiegano gli industriali veneziani, tutte le imprese del sistema turistico veneziano beneficeranno di un monitoraggio costante dei trend evolutivi del mercato.
Marco Dori
© riproduzione riservata
Un progetto ambizioso e dal chiaro piglio commerciale, che nelle intenzioni ricorda un'altra iniziativa, il "Venice Project Center" (www.veniceprojectcenter.org) avviato già 25 anni fa dal docente e ricercatore veneziano Fabio Carrera. Ieri ad esempio, sul portale, si poteva leggere che dalle "porte di Venezia" erano entrati in città quasi 40mila persone. Chi con l'auto (1,5 mila), chi con il treno (14mila), chi in aereo (6mila) o via nave (altri 6mila).
Confindustria cercherà di sgrezzare i dati statistici per ricavarne informazioni preziose per le strategie turistiche. L'obiettivo è quello di arrivare ad una mappatura puntuale degli accessi presso le varie strutture, nonché dell'utilizzo dei servizi ad esse connessi. In particolare saranno analizzate e rese note nel tempo importanti valutazioni oggettive su tutti i servizi utilizzati dal turista al fine di «misurare» e quindi incrementare offerte di maggior valore aggiunto. Alla fine verrà realizzato un report pubblico, da dare alla stampa e agli addetti ai lavori. In questo modo, spiegano gli industriali veneziani, tutte le imprese del sistema turistico veneziano beneficeranno di un monitoraggio costante dei trend evolutivi del mercato.
Marco Dori
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