Incremento del 18% nel Nordest In Veneto il record dei decessi

Venerdì 9 Ottobre 2015
Nuovi interventi per tutelare l'incolumità dei lavoratori. A poche ore dalla tragedia di Marghera e del drammatico incidente di Oriago, il Prefetto Domenico Cuttaia ha convocato per il 15 ottobre i direttori provinciali di Inps, Inail, Spisal e Direzione territoriale del lavoro per definire «ogni iniziativa utile ad arginare» gli infortuni sul lavoro.
La sciagura di ieri al cantiere navale Cnv di Fusina, del resto, è solo l'ultima di una lunga serie. L'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre ha calcolato che da gennaio ad agosto sono già state sette le morti bianche in provincia di Venezia. Dati preoccupanti, soprattutto se messi a confronto con lo stesso periodo dell'anno precente. L'indagine, condotta su dati Inail, evidenzia un preoccupante incremento delle tragedie sul posto di lavoro, almeno a Nordest. I dati non lasciano dubbi: +18% delle vittime registrate da gennaio ad agosto 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014. Sono 72 i decessi rilevati in occasione di lavoro, erano 61 lo scorso anno, con il Veneto maglia nera con 48 infortuni mortali, tra le altre regioni italiane dietro solo a Lombardia (84), Toscana (55) e Campania (52).
Per quanto riguarda le province, Treviso continua ad essere la peggiore del Nordest con 11 vittime. E Treviso è anche all'ottavo posto a livello nazionale insieme a Palermo. A Nordest, dopo la Marca, troviamo quindi Bolzano, Vicenza e Verona (con 8 decessi sul lavoro), Trento e appunto Venezia e Padova, entrambe con 7 vittime, pio Pordenone (6), Rovigo (5), Udine e Belluno (2) e Trieste (1). I settori più colpiti, conclude l'indagine di Vega Engineering, sono quello manifatturiero, delle costruzioni e dei trasporti e magazzinaggi (ciascuno incide per l'11,1% sul totale delle vittime).
Marco Dori

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