Incastrata dalla catenina: trovate le tracce del Dna

Martedì 23 Dicembre 2014
Ad incastrare Monica Busetto è stata una catenina che la vittima, l'87enne Lida Taffi Pamio, indossava al momento dell'omicidio. Una collanina d'oro che l'assassina ha lavato e conservato. L'unica cosa che ha tenuto, mentre si sarebbe sbarazzata di pantofole, abiti, guanti in microfibra e tutto ciò che indossava il pomeriggio del 20 dicembre del 2012 quando, secondo l'accusa, entrò nell'appartamento al secondo piano di via Vespucci 13 e come una furia uccise l'anziana. Quella collanina forse le era rimasta impigliata tra le dita nel susseguirsi disordinato di violenze inflitte all'anziana. E una volta giunta a casa l'ha conservata in un cofanetto tra le proprie gioie. Ma dalle analisi della polizia scientifica sono emerse tra le maglie delle tracce che riconducono al Dna della vittima. Questa la prova più forte in mano all'accusa contro Monica Busetto, l'operatrice socio-sanitaria al Fatebenefratelli di Venezia e dirimpettaia della vittima.
Ecco cosa sarebbe successo in quel folle pomeriggio di due anni fa. La Busetto, poco prima delle 15, ha suonato il campanello alla Pamio. Non si sa perchè, forse per la stella di Natale che imbrattava le scale o forse per il volume alto della tv. La vittima apre e la carnefice entra. Subito la Busetto aggredisce l'anziana con oggetti che recupera in casa. Prima la colpisce con uno schiaccianoci e le sfonda la tempia sinistra. L'87enne cade. È ferita e si lamenta. La Busetto le infila dello scottex in bocca e le solleva la maglia sopra al volto. La vittima si dimena e allora la carnefice prende il filo del decoder e glielo stringe attorno al collo. Infine afferra i coltelli che si trovano in cucina in un kit da sei. Uno, due, tre, quattro e infligge quaranta coltellate. Due lame si spezzano e vengono trovate infilzate al petto e all'addome della vittima. A questo punto l'anziana è morta, a terra in un lago di sangue tra il cucinino e la cucina. Vicino ha la fede del marito e sotto la schiena una medaglietta che tiene sempre infilate in una catenina. Ma la polizia in casa non troverà la collanina. La Busetto esce, prende le chiavi di casa della Pamio e torna nel suo appartamento. Rientrerà a casa della vittima poco dopo per pulire. Poi ritorna nel suo appartamento e si sbarazza di ciabatte, guanti, zerbino e abiti. Ma non della catenina. A trovare la vittima in un lago di sangue è stato il nipote, poche ore dopo.
Raffaella Ianuale

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