In quattrocento alla veglia per Alberico

Domenica 5 Luglio 2015
Ha preso il microfono e ha detto: «Grazie a tutti per il calore ricevuto». Le semplici parole di don Corrado sono rimaste nel cuore della comunità dei suoi fedeli, che venerdì sera hanno partecipato commossi alla veglia di preghiera nella chiesa di San Pietro Orseolo a Carpenedo.
Tutti stretti attorno alla famiglia Cannizzaro, per far sentire la propria vicinanza a don Stefano e don Corrado, figli di Alberico, che giovedì è stato ucciso con un fendente al collo nella sua casa a Marghera. A trovare il sarto 79enne riverso a terra in una pozza di sangue, è stato proprio don Corrado. Alla veglia è venuta anche la moglie di Alberico e madre dei due sacerdoti, accompagnata da don Stefano, parroco della chiesa di san Paolo in via Stuparich.
Madre e figlio si sono seduti in prima fila con lo sguardo addolorato. Nei banchi hanno trovato dei mazzolini di fiori campestri, raccolti dai fedeli in alcuni vasi e posati accanto alle candele accese, che illuminavano la fotografia del defunto ai piedi dell'altare. Don Corrado è arrivato dalla sacrestia. E quando ha cominciato il rosario, non volava una mosca.
Una folla di quattrocento persone ha recitato le preghiere, ha cantato il "Salve Regina" e "Fratello mio". Il parroco ha poi dato la sua benedizione, e insieme al fratello e alla madre ha ringraziato tutti per la partecipazione. Ad uno ad uno, i fedeli si sono messi in fila, formando una lunga coda per fargli le condoglianze. Una veglia silenziosa. Molta gente era in piedi. Tante famiglie con i bambini, quelli delle cresime, ma anche del Grest, e gli scout.
La comunità è sconvolta per questa morte violenta. «Un fulmine a ciel sereno», hanno commentato alcune donne. «Poverino, che disgrazia, non ci posso credere», ripetevano altri presenti. «Il quartiere è come un paese ed è molto vicino a Don Corrado, perché è un uomo bravo, disponibile, intelligente», ha detto uno dei membri del gruppo parrocchiale "La Fornace" che con lui organizzano la festa della terra, le biciclettate e il presepe a Natale. Don Corrado guida la parrocchia di San Pietro Orseolo da un anno. Ha preso il posto di don Rinaldo. Tutti lo descrivono come una brava persona. «È un uomo semplice e dolcissimo. Ci porta sempre in gita», ha detto un bambino che frequenta il Grest.
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